Ha subìto un inaspettato congelamento la partita a Risiko intavolata ormai da diverse settimane a Castelfranci. Gli oppositori dell’amministrazione uscente stentano a definirsi e i nomi dato in pasto ai curiosi non trovano conferme da parte degli addetti ai lavori. Litri e litri di aglianico sono stati versati nei salotti e negli scantinati senza però arrivare a nessuna conclusione.
La candidatura di Generoso Cresta in corsa per il secondo mandato al momento è l’unica certezza. Porterà al cospetto della cittadinanza il conto delle opere realizzate, i progetti presentati, quelli in cantiere e il grande sacrificio compiuto da chi oggi scende in campo e sceglie di mettersi a servizio dei suoi concittadini. Non solo. I tavoli sovracomunali, sia progettuali che politici, richiedono presenze e impegno sempre più pressante da parte di chi gestisce i piccoli comuni, obbligati a fare fronte ai tagli decretati dal Governo centrale, e imporre una pressione fiscale senza precedenti per garantire i servizi.
Poi c’è il nuovo che avanza. Quello che nel carteggio dei comizi elettorali dovrebbe promuovere una riduzione delle tasse, un investimento in termini di capacità e competenza e la garanzia di un miglioramento netto delle condizioni di vita dei cittadini. Per non parlare delle aspettative.
In campo i nomi di Soccorso Pullo e di Enrico Tecce, pronti a sfidare l’amministrazione uscente e a sottrarre la poltrona da sindaco a Cresta. Mentre il primo nome è un ingegnere, quarantenne e rappresentanza del rinnovamento della classe dirigente locale, il secondo è un nome già noto sulla scena. Nel 2011 Tecce ha sostenuto la candidatura di Generoso Cresta, mentre oggi è pronto a schierarsi come suo antagonista. Tesserato del circolo dei democratici, vorrebbe candidarsi anche come espressione politica e ottenere il sostegno del partito di riferimento. Sulla questione però, non si pronuncia Toni Ricciardi, segretario del circolo e dirigente provinciale Dem, da cui arriva un secco “no comment”.
In squadra con lui circolano i nomi di Angelo Bocchino e Francesco Gregorio, ma i giri di valzer non si ritengono conclusi e tutto può ancora accadere.
Elisa Forte