Montesarchio

Nuovo incendio d'auto in Valle caudina, è ancora allarme. L'ennesimo è scattato stavolta in via Fiume, a Montesarchio. Secondo una prima ricostruzione, l'orologio segnava all'incirca le tre e mezza quando il fuoco ha avvolto una Smart che il proprietario – un 49enne – aveva lasciato in sosta nelle vicinanze del palazzo in cui abita. La macchina è stata completamente 'divorata' dalle fiamme, poi spente dai pompieri del distaccamento di Bonea, accorsi sul posto con i carabinieri. Avviate le indagini, nel corso di un sopralluogo non sono stati rinvenuti elementi utili a definire la causa del rogo, che segue quello divampato, ventiquattro ore prima, a Campizze di Rotondi.

Ne aveva fatto le spese, come si ricorderà, un operaio di Montesarchio. Era andato a far visita alla fidanzata, aveva parcheggiato la sua Punto diesel nel vialetto dell'abitazione della famiglia della donna. E' qui che qualcuno aveva scatenato le fiamme ed era poi fuggito, convinto di averla fatta franca e senza rendersi conto di essere stato immortalato da una telecamera installata nella zona. Una circostanza fondamentale per l'attività investigativa dei militari, ora impegnati a risalire all'identità dell'autore del gesto.

Si allunga ulteriormente, dunque, la lista degli episodi incendiari che scandiscono, quasi quotidianamente, e certamente non da ora, le notti sia a Benevento – via Ferrara l'ultimissimo caso registrato dalle cronache - sia in più centri della provincia. Una escalation del fenomeno che preoccupa comprensibilmente l'opinione pubblica e proietta il Sannio, suo malgrado, ai primissimi posti in Italia di una classifica negativa elaborata in rapporto al numero dei residenti e degli incendi. Dati inquietanti ai quali va prestata la massima attenzione, ben sapendo, ovviamente, che non si tratta degli effetti di una 'strategia comune'.

(foto di repertorio)

Esp