Avellino

 

di Pierluigi Melillo

Ha un occhio nero e un dente in meno. “Ma quello che mi fa più male, oltre al dolore fisico, è l'angoscia che mi porto dentro”. Tony Della Pia, candidato alla Camera ad Avellino per “Potere al popolo”, è ancora scosso per quello che lui definisce un “pestaggio degno della polizia cilena”, avvenuto sul raccordo Avellino-Salerno all'altezza di Baronissi. Ha parlato della sua disavventura al canale 696 tv Otto Channel - GUARDA IL VIDEO http://www.ottochannel.tv/ondemand/11/1704/scambiato-per-ladro-politico-pestato-dalla-polizia.shtml

- Ci racconti, cosa è accaduto?

“Tornavo a casa da Salerno con un collega a bordo del mio furgone. All'improvviso tre pattuglie della polizia si sono messe di traverso e ci hanno bloccato. Si sono subito diretti verso di me, tirandomi fuori dal mezzo”.

- E poi?

“Senza spiegarmi nulla mi hanno sbattuto a terra: due agenti mi tenevano fermo mentre gli altri due mi picchiavano, tirandomi calci con gli anfibi e pugni con una brutalità inaudita”

- Ma come si spiega tanta violenza?

“Purtroppo, non è una novità. Nel corso della storia ci sono tanti casi, anche più eclatanti del mio, che dimostrano come nelle forze dell'ordine ci siano persone frustrate, che utilizzano le divise non certo per tutelare i cittadini. E' inaccettabile. Si sono accaniti contro due lavoratori che tornavano dal cantiere dopo otto ore di lavoro: questa violenza va fermata”

- A quanto pare vi hanno scambiato per dei ladri. E' così?

"Cercavano un furgone bianco, ma in Italia ce ne sono almeno tre milioni in circolazione che sono uguali al mio. Mi fa rabbia che gli agenti senza nemmeno verificare chi fossi mi hanno rotto le ossa. Non mi hanno dato neppure il tempo di parlare, non capivo cosa stesse accadendo. Credevo che fosse caduto qualche arnese dal furgone. Per tre volte ho chiesto spiegazioni ma mi continuavano a picchiare senza darmi ascolto”.

- Ma ci sono testimoni di quanto è accaduto sul raccordo?

“Certo, tanti automobilisti si sono fermati. Anche perché i poliziotti mi hanno trascinato sull'asfalto lungo la carreggiata bloccando il traffico e provocando anche un tamponamento”.

- Ha avuto paura?

“Sì, soprattutto perché mi tenevano una pistola puntata contro a un metro di distanza mentre ero a terra. Una scena assurda che in molti hanno visto”.

- I poliziotti parlano di oltraggio e resistenza e hanno presentato una denuncia. Come reagirà?

“Siamo adulti e vaccinati per sapere come vanno queste cose. Il caso Cucchi è emblematico, ma non mi spavento. Denuncerò anche il falso che stanno facendo. Le forze dell'ordine dovrebbero essere tutori della verità e, invece, continuano nella minaccia e nella diffamazione. Se al posto mio ci fosse stata una persona che ha meno visibilità mediatica di me si sarebbe intimorita restando a casa in silenzio per evitare problemi”.

- Nel suo partito come hanno reagito?

“Il partito si è mobilitato immediatamente con i dirigenti nazionali, verranno ad Avellino a sostenere questa battaglia che ora diventerà politica. Noi andremo avanti con forza e determinazione perché questa violenza è inammissibile e inaccettabile”

- Cosa cambia ora nella sua campagna elettorale?

“Faremo una battaglia di giustizia e legalità, andremo avanti per i tanti che subiscono ingiustizie da parte dei funzionari dello Stato”

- Cosa le resta dentro?

“Mi porto i segni interiori di una forte sfiducia, ma nella polizia ci sono tante persone perbene. La mia rabbia dovrà servire per superare questo momento difficile. Noi di Potere al popolo daremo voce a chi subisce e che ha paura di denunciare. Vi annuncio che a breve attiveremo un numero di telefono per denunciare le ingiustizie e forniremo alle vittima anche l'assistenza legale”

- Ma come sta, ora?

"Ho un occhio nero, mi è saltato un dente. E ho dolori dappertutto. Ma andiamo avanti..."