Casalbore

 

di Gianni Vigoroso

E' stato un drone in meno di mezz'ora a individuare il suo corpo in fondo al vallone. Faccia a terra, senza gli stivali abbandonati durante il tragitto: così è stato ritrovato il cadavere di Michela Bruno, la 77enne di Casalbore scomparsa due giorni fa. Accanto a lei una busta con dei ricami che la donna aveva portato con sé.  Probabilmente – questa la prima ricostruzione dei carabinieri – l'anziana avrebbe vagato, in stato confusionale, per diverse ore attraversando piccoli corsi d'acqua e terreni coltivati. Poi – stremata dalla fatica e dal freddo – ha trovato la morte. Ha abbandonato i suoi stivali, disorientata e forse voleva risalire scalza da quel terreno. Non sarebbero stati riscontrati segni di violenza sul corpo. (A fine articolo le foto del luogo della tragedia.

Alle 15 di oggi pomeriggio era scattato finalmente il piano di ricerche straordinario coordinato dalla Prefettura. Troppo tardi.  In campo la protezione civile di Avellino, sotto la supervisione del dirigente Claudia Campobasso ed Enrico Freda responsabile sala operativa regionale e del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Sul posto: il reparto Tas (topografia applicata di soccorso) che ha subito allestito il posto di comando avanzato, i caschi rossi di Grottaminarda, quelli di Ariano Irpino e i volontari Anpas.

Una task force che ha battuto palmo a palmo quel ritaglio di territorio molto esteso compreso fra Casalbore e Ginestra degli Schiavoni. I volontari si sono calati fra zone impervie e pantani. Poi – su indicazione del figlio di Michela, Egidio – sono tornati nella frazione che gli abitanti chiamano Sirachella dove, nel tardo pomeriggio, è stata fatta la macabra scoperta.

Si è rivelato prezioso il lavoro del drone messo a disposizione dalla Protezione Civile di Santa Maria delle Grazie di Pellezzano nonostante le avverse condizioni meteo. Un gruppo già collaudato in azione più volte nel territorio arianese per eventi simili in rete con la Protezione Civile Flumerese. Grazie ad un paio di voli mirati, a pettine, si è riusciti in meno di mezz'ora ad individuare il corpo senza vita della povera Michela in quel terreno fangoso e faticoso da raggiungere. 

L'intervento dei soccorritori è stato reso particolarmente difficoltoso dai terreni inzuppati di acqua. Sul luogo è intervenuto in prima persona il capitano della compagnia dei carabinieri di Ariano Irpino, Andrea Marchese, il quale ieri notte si era recato con i suoi uomini in quelle campagne, alla ricerca della donna. 

Il primo cittadino di Casalbore Raffaele Fabiano si è stretto intorno al dolore della famiglia Bruno. Oggi pomeriggio ha atteso all'ingresso del paese la carovana della Protezione Civile e Vigili del Fuoco per l'avvio delle ricerche. Pronti ad intervenire sin dal primo giorno Aios e Gruppo Comunale di Protezione Civile di Ariano Irpino.

«E' un anno tristissimo per la nostra comunità, iniziato con tre morti di cui due giovanissimi. Non posso che essere addoloratissimo per quanto accaduto. Sono vicino ai parenti di Michela», ha commentato Fabiano.

La comunità ha vissuto con apprensione quanto accaduto alla signora Bruno. In tanti, soprattutto giovani, si erano avventurati insieme al figlio Egidio e parenti in quei valloni, corsi d'acqua e casolari abbandonati. Si è sperato fino all'ultimo di trovarla al riparo da pioggia e freddo. 

Dopo la scomparsa della donna carabinieri e volontari avevano setacciato scarpate, valloni, baracche e corsi d'acqua. Una speranza che oggi è andata in frantumi. Una vera e propria odissea il recupero della salma avvenuto intorno alle 21.30 in maniera a dir poco rocambolesca. Il medico legale non è riuscito a giungere sul posto e i Vigili del Fuoco di Ariano e Grottaminarda, rimasti soli, al buio in quella zona così impervia, sotto la pioggia l'hanno trasportata a piedi insieme a due carabinieri in un sacco, tra non poche difficoltà e senza alcun punto di riferimento per poter imboccare la strada di ritorno.

E ad intenerire tutti è stata la tenerezza di Egidio Marchese: "Non lasciate soli quei soccorritori, qualcuno vada ad  aiutarli."

E' ora nel cimitero di Casalbore per i relativi accertamenti medico legali. Bisognerà ricostruire le cause del decesso. Una triste storia, quella di Michela che ha avuto il peggiore degli epiloghi.