Sanza

 

di Simonetta Ieppariello

Se dici Cilento pensi mare, mediterraneo. Ma se dici Cilento devi pensare anche neve, anzi vetta, montagna, ciaspole e nuvole. Una nuova tappa de L’Altra Campania che torna a scoprire una porzione di quel Cilento, del Vallo di Diano, segreto, meno noto, interno.

Terra dell’osso tutta da conoscere magari con le ciaspole ai piedi, per risalire il crine di una montagna che è la più alta di tutta la Campania. Siamo partiti da Sanza stavolta, scortati da una vera e propria comitiva di sanzesi innamorati nel Cervato, che puntano a valorizzare un patrimonio unico. Ci hanno scortati in motoslitta amministratori cordiali ed esperti conoscitori dell’alta quota, con il supporto strategico dei referenti della Proloco. (clicca per vedere puntata de L'Altra Campania di 696 Tv)

Davanti a noi lo spettacolo dell’immenso, con un panorama che spinge lo sguardo fino alle Eolie nei giorni di cielo terso. Lassù forse più che altrove c’è il senso vero del viaggio che non è la meta, ma il viaggio stesso ero un luogo che diventa dimensione di un’anima. SIlenzio e nuvole con oltre due metri e mezzo di neve, e un santuario con quella Madonnina prodigiosa che viene portata in processione ogni estate proprio lassù. Benvenuti sul Cervati, la vetta più alta di tutta la Campania.

E’ una sensazione unica; il silenzio dell’immenso, la neve altissima, le nuvole che ti avvolgono, una nebbia fitta che rende il paesaggio trasognante, sospeso, immenso a quota 1898 sul livello del mare, dove forse più che altrove c’è il senso vero della vita: natura, silenzio, il creato. Svetta, su tutto, il Santuario della Madonna della Neve, dove si prega nel silenzio dell’immensità. Sfumature di cielo, aria purissima, una generosa gemma che la natura ha regalato a questo territorio. Patrimonio dell' Unesco, si trova a sud della provincia di Salerno e gran parte del suo territorio ricade nel comune di Sanza.

Una risorsa, una meta di culto, un paradiso incontaminato. Il Monte Cervati s’innalza maestoso verso il cielo e con i suoi 1898 metri sembra quasi sfiorare le nuvole. Tra miti e leggende è da sempre meta di pellegrini, di turisti, di appassionati che si avventurano in un sentiero ancora per certi versi inesplorato e ricco di fascino. Uno scenario imponente che si apre a vista d’occhio, un paradiso naturale spesso conteso con gli abitanti dei paesi limitrofi . Una vera risorsa per Sanza, da gestire e sviluppare.