Atripalda

“Per questo ho vissuto” è il titolo del primo libro di Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. Gli studenti del liceo scientifico “De Caprariis” avranno la possibilità di incontrarlo lunedì 4 maggio, alle ore 10:00, nella chiesa di Sant’Ippolisto Martire. 

Sami Modiano, 85 anni, porta nelle scuole medie e superiori di tutta Italia la sua testimonianza ed è più volte stato protagonista dei Viaggi della Memoria, grazie ai quali ha accompagnato numerosi gruppi di studenti nei luoghi dell’Olocausto. Da tempo si occupa della sinagoga di Rodi per tenere in vita la storia della sua comunità.

La sua storia è straordinaria. "Quando era solo un ragazzino - si legge nella biografia - è stato deportato, insieme al padre, alla sorella e a molti altri greci di religione ebrea, nei campi di concentramento nazisti. Prima di quel giorno la sua vita era assolutamente normale: scuola, sinagoga, giochi con gli amici... Di punto in bianco, però, viene additato come "diverso" e anche se aveva solo 13 anni viene catapultato nell'abominevole realtà di Auschwitz-Birkenau. Qui ha perso il padre e la sorella che, sfiniti fisicamente e psicologicamente, scelgono la via del suicidio (non saranno gli unici lì dentro) per porre fine alle loro sofferenze. Sami, dal canto suo, riesce incredibilmente a sopravvivere anche grazie a degli "angeli custodi" nella sua stessa condizione e la sua vita post Auschwitz-Birkenau ha dell'incredibile: una volta liberato dalla schiavitù nazista ha combattuto a fianco dell'esercito sovietico, ha attraversato a piedi mezza Europa per arrivare in Italia e da qui, dopo un paio di anni, è partito alla volta del Congo Belga (dove c'erano alcuni suoi parenti) con la donna della sua vita. Dopo un periodo di tranquillità e successo professionale, tuttavia, è costretto a ripartire a causa della guerra civile perciò dopo esser passato a Bruxelles si trasferisce ad Ostia".

Gianluca Roccasecca