Benevento

Il collegio uninominale di Benevento è considerato già assegnato al centrodestra e dunque a Fernando Errico, stessa sorte per quello di Ariano Irpino, che andrebbe alla forzista Carmela Grasso, in bilico invece, tra il forzista Pietro Foglia e il grillino Michele Gubitosa il seggio uninominale di Avellino. Risultati esposti da Repubblica, che ha preso in esame la simulazione elaborata da Salvatore Vassallo, ordinario di Scienza politica all’Università di Bologna, che pubblichiamo oggi fotografando i rapporti di forza tra i tre principali poli in tutti i collegi uninominali della Camera.

In base a questa simulazione a Benevento, nel collegio uninominale si profilerebbe una situazione che vede Fernando Errico, sindaco di San Nicola Manfredi e candidato per Forza Italia in testa saldamente al 37,77 per cento, seconda la candidata dei grillini, la professoressa Angela Ianaro al 30,92 per cento, terzo il sindaco di Sant'Agata de'Goti e candidato dem, Carmine Valentino, al 22,95 per cento.
Situazione molto simile nel collegio di Ariano Irpino, che comprende anche 18 comuni sanniti. In testa ci sarebbe la forzista Carmlea Grasso al 36,27 per cento, una percentuale che nella simulazione di Vassallo vede il seggio al sicuro per il partito di Berlusconi, dietro il grillino Generoso Maraia al 30, 12 per cento, terzo De Mita, di Civica Popolare ma sostenuto dai dem, al 24,93 per cento.

In bilico invece il collegio uninominale di Avellino con il forzista Pietro Foglia avanti al 34,8 per cento, a tallonarlo il grillino e dominus dell'informatica Michele Gubitosa al 29,9 per cento, distanziato Angelo D'Agostino al 25,96 per cento.
Da considerare tuttavia il metodo utilizzato per stilare lo studio: si basa solo sui sondaggi delle ultime due settimane, ma anche sui flussi da un partito all’altro applicati ai risultati delle politiche 2013 in ogni collegio del Rosatellum. 
Stime approssimative, dunque, basate solo su un'elaborazione statistica, senza considerare che i candidati non hanno praticamente neppure iniziato la loro campagna elettorale, senza considerare gli equilibri sui territori. Tra i candidati infatti c'è prudenza: altri sondaggi relativi ai collegi, riservatissimi ed in mano ai partiti, elaborati da autorevoli sondaggisti italiani, darebbero risultati molto diversi, con i collegi uninominali in bilico.