di Gianni Vigoroso
Il patron della IIA Stefano Del Rosso in un pomeriggio soleggiato di gennaio e apparentemente tranquillo, rassicura ancora una volta gli operai dello stabilimento di Valle Ufita e le loro famiglie e lo fa in maniera decisa:
“Siamo felici, la fabbrica riparte in pieno, 210-220 persone rientrano, abbiamo 290 scocche da fare e 270 autobus, il buon Dio ci vuole bene. Andremo avanti con nuove gare e bisogna vincerle assolutamente.”
Fiducioso da un lato ma alquanto preoccupato dall'altro invece il segretario generale Fiom di AvellinoSergio Scarpa che ha tenuto un'assemblea con gli operai all'interno della fabbrica.
“Le preoccupazioni secondo il mio punto di vista rimangono tali e quali. Occorre trovare obbligatoriamente una partner finanziario per la IIA, per far si che gli investimenti possano partire quanto prima. Siamo purtroppo di fronte ad una struttura che non ha ancora fatto tutto ciò. Non siamo ancora in grado purtroppo di risollevare le sorti dei lavoratori e delle lavoratrici della ex Irisbus, nelle attività produttive. Purtroppo ancora una volta non siamo stati in grado di mantener fede alle cose che ci erano state dette al Ministero e cioè che almeno venti operai nel mese di gennaio sarebbero dovuti rientrare in fabbrica. Ebbene, questo non accadrà. Se tutto andrà per il meglio, eventualmente, entro la metà di febbraio, rientreranno circa trenta lavoratori. Quindi le preoccupazioni rimangono, perché nel momento in cui, malauguratamente non dovessimo trovare questo partner finanziario, quello che verrà fuori, sarà un ulteriore piano industriale e questa volta con il serio rischio di trovarci di fronte ad una situazione che penalizzerà, il livelli occupazionali. Noi a questo non vogliamo assolutamente arrivarci, non lo vogliamo, come sindacato continueremo a batterci, affinchè vi possa essere la salvaguardia di tutti i 296 dipendenti della ex Irisbus.”