Non avrebbe preso le giuste precauzioni. Finisce a processo per omicidio colposo un uomo di 46 anni. Sarebbe colpevole della morte del 14enne Ettore Abagnale, il ragazzo che era rimasto folgorato da una scarica elettrica il 10 giugno del 2016. La tragedia in campagna, a Pozzillo, in un terreno di famiglia nei pressi di Fisciano. Il ragazzino era in compagnia del padre e di alcuni operai. Stava raccogliendo ciliegie per un evento di beneficenza. Il ricavato di quella raccolta era destinato a persone bisognose in Perù.
Il 14enne, poco prima del drammatico incidente, stava mantenendo una scala in alluminio di otto metri da un lato, senza indossare indumenti idonei per quel lavoro, come delle scarpe in gomma.
Così il contatto che l’uomo aveva provocato con la scala, muovendola dal lato opposto e facendola finire sui fili dell’alta tensione, aveva generato una scarica tale da uccidere sul colpo il ragazzo. Il 14enne si era spento in ospedale a Mercato San Severino, dove era arrivato già in stato d’arresto cardiocircolatorio.
Conclusa l'udienza preliminare, il Gup Luigi Levita ha rinviato a giudizio l’uomo. Il 46enne, originario di Castellammare di Stabia, dovrà dunque difendersi dall'accusa di omicidio colposo. A condurre le indagini il sostituto procuratore Mafalda Cioncada della Procura di Nocera Inferiore.
S.B.