di Andrea Fantucchio
La perizia balistica potrebbe essere fondamentale nelle indagini che riguardano il ferimento di Federico Petrone. Il giovane colpito da un prioiettile esploso dalla pistola di Gerardo Ciuci, 18enne di Contrada poi finito ai domiciliari. Domani la Procura di Avellino conferirà gli incarichi al perito balistico, Alessandro Lima, e al medico legale, la dottoressa Elena Picciocchi. Proprio i loro esami potrebbero rivelarsi fondamentali per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. A partire dal numero di colpi esplosi dall'arma e dalla traettoria seguita dal prioiettile.
Le versioni emerse finora sono infatti contrastanti. Per la vittima, l'aggressore l'avrebbe attirato sul luogo dell'accaduto con dei messaggi. Per poi, in compagnia di altri complici, aggredirlo e provare a sparargli un primo colpo in testa. Non esploso, questo ha raccontato Petrone rappresentato dall'avvocato Nobile Viviano, perché l'arma dell'aggressore si sarebbe inceppata. Il secondo colpo è invece andato a buon fine ferendo il ragazzo. Poi ricoverato al reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. Dove è stato operato con successo. Ora è tornato a casa.
Per l'indagato sarebbero stati invece Petrone e i suoi amici a venire a Contrada per aggredirlo. Il colpo sarebbe quindi partito per errore nel tentativo di difendersi. Questa la versione che Ciuci, rappresentato dagli avvocati Ettore Freda e Edoardo Fiore, ha raccontato nell'interrogatorio reso di fronte al gip presso il tribunale di Avellino, Antonio Sicuranza.
Secondo questa versione, il ferimento di Federico sarebbe stato causato da un tentativo di difendersi dall'aggressione subita. Come anticipato, proprio la perizia balistica sarà fondamentale per chiarire i tanti punti d'ombra della vicenda.
Al momento, oltre a Ciuci, sono sette gli indagati, tutti residenti a Contrada. Si tratta di P.K., 22 anni, A.M., 18 anni, di Contrada, F.V., 20 anni, G.S., 21 anni, R.B., 20 anni, G.S., 21 anni, e G.D.F., 21 anni. L'ipotesi di reato nei loro confronti è di lesioni aggravate dall'utilizzo dell'arma.