Un tratto di costone a picco sullo splendido mare di Maiori per consentire una via d'accesso riservata allo specchio d'acqua da un fondo agricolo. Tutto abusivo, secondo i militari della Guardia costiera di Cetara e Maiori che ieri hanno fatto scattare il sequestro nella "Divina". In particolare, la capitaneria ha ravvisato che i lavori erano ancora in corso d'opera sulla scogliera per consentire, appunto, la realizzazione della discesa a mare. Tutto senza autorizzazione.
Si tratta di un'area particolarmente deliucata anche dal punto di vista ambientale, e sottoposta a vincolo paesaggistico all'interno del territorio del Parco dei Monti Lattari, oltre ad essere Sito di Interesse Comunitario, facente parte della Rete Natura 2000 che costituisce il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. "Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. Per tali ragioni, la parte terminale del sentiero oggetto del controllo e gli strumenti utilizzati per la sua realizzazione sono stati sottoposti a sequestro", si legge in una nota della Capitaneria di porto salernitana. Il titolare dell’area, un uomo di 76 anni, è stato denunciato pper violazione delle norme in materia di tutela ambientale.
Si tratta solo dell'ultimo episodio di abusivismo che interessa la Costiera Amalfitana, uno dei territori più belli - e quindi anche maggiormente preso di mira - del territorio salernitano e regionale. La Guardia costiera territoriale ha assicurato che i controlli non si fermeranno, con l'obiettivo di garantire il rispetto delle norme e la conservazione di uno dei patrimoni più preziosi in assoluto.
Redazione Salerno