Atripalda

 

di Andrea Fantucchio 

Erano accusati a vario titolo di abuso d'ufficio e violazione della normativa urbanistica, ma sono stati tutti prosciolti. Gli otto imputati erano stati coinvolti a un'indagine della Procura per la variante concessa alla Lr Legno per l'ex Siderderivati di Atripalda di Via Roma.

Il Gup del Tribunale di Avellino Vincenzo Landolfi ha disposto il «non luogo a procedere» nei confronti degli imputati. La violazione della normativa urbanistica si riferiva al complesso edilizio realizzato in sostituzione dell'ex opificio nella città della Valle del Sabato.

Così non ci sarà nessun processo per Silvestro Aquino, responsabile del Settore del Comune di Atripalda, Raffaele Raimondi, responsabile del procedimento, Raffaele Nevola, dipendente del settore tecnico del Comune di Atripalda e l'imprenditore Rubicondo Ugo Felice Antonio, imprenditore e titolare della Rl Legno, per i progettisti incaricati di redarre le tre diverse richieste di variante, Raffaele Petrosino ed Enrico De Cunzo, i due costruttori, Antonio Fierro e Roberto Mazzocca, tutti difesi dall'avvocato Raffaele Tecce e una parte anche dall'avvocato Ines Poppiti del foro di Salerno.

La Procura di Avellino ha indagato su una serie di permessi di costruire in variante, rilasciati a partire dal 2013 dal Comune di Atripalda nei confronti di Rubicondo. Permessi che avrebbero modificato quello che era stato indicato nella Dia relativamente alla demolizione e ricostruzione del fabbricato, passando da quella integrale ad una parziale; il secondo permesso rilasciato nel 2014 avrebbe ridotto il numero di unità immobiliari da 48 a 44 e delle attività commerciali da otto a quattro; l'altro permesso era sempre relativo al piano terra della struttura ed al numero delle unità destinate al settore commerciale. Per tutti questi capi di accusa era stato chiesto il processo.