Ariano Irpino

Con l’appuntamento di Classicariano domenica 28 gennaio alle ore 19,15 nella splendida cornice del Museo Civico, ritorna  il noto pianista e direttore d'orchestra messicano Enrique Bàtiz, con un concerto imperdibile di qualità e di fama.

Batiz eseguirà la celeberrima Sonata n. 8 in Do minore op.13 “Patetica” di Ludwig van Beethoven, due capolavori di Fryderyk Chopin, la Fantasia in Fa minore op.49 e la Polacca in La bemolle maggiore op.53 "Eroica", la Novelletta n.1 op.21 di Robert Schumann e la grandiosa Ciaccona in Re minore BWV 1004 di Johann Sebastian Bach (trascrizione per pianoforte di Ferruccio Busoni).
 
Esibitosi per la prima volta in pubblico a soli 5 anni, Enrique Bátiz ha iniziato lo studio del pianoforte nel 1950 sotto la guida di Francisco Agea, maestro di molti brillanti pianisti messicani. In seguito si è perfezionato con Gyorgy Sandor, Adele Marcus, Alexander Uninsky e si è infine laureato a Varsavia con Zbignieg Drzewieckie

Dopo aver vinto il Premio della Yuventudes Musicales del Mexico e il Concorso “Homenaye a Chopin” del Canal 11 della Televisione messicana, ha vinto diversi premi nei maggiori Concorsi Pianistici europei, tra cui i premi “Busoni” di Bolzano, “Regina Elisabetta” di Bruxelles, “Marguerite Long” di Parigi e “Chopin” di Varsavia. Dopo una brillante carriera pianistica, Bátiz si è dedicato alla direzione d’orchestra, divenendo uno dei direttori più famosi dell’America Latina. Ha diretto più di 500 orchestre in tutto il mondo e ha inciso per la BBC di Londra con la Royal Philharmonic Orchestra.

La sua discografia consta di 145 registrazioni per le etichette più note (EMI, Naxos, ASV, Musical Heritage, ARS) realizzate con la Royal Philharmonic Orchestra, la Philarmonia Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Liverpool Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico e l’Orchestra della Toscana.

Ormai da qualche anno, nonostante gli impegni con orchestre e teatri, Bátiz è tornato al suo primo amore, il pianoforte, con l’entusiasmo e l’esperienza musicale data dalla sua più che trentennale carriera direttoriale e con la capacità di ricreare al pianoforte la policromia della tavolozza sonora orchestrale.

Redazione Av