Montella

Grazie alle quote di ristoro derivanti dall’impianto di selezione meccanica dei rifiuti, il Comune di Montella è riuscito per il secondo anno a ridurre la Tari di nove euro pro capite, mantenendo inoltre invariato il costo della gestione del servizio, nonostante il porta a porta spinto. La manovra fiscale è stata confermata dall’assessore della giunta Capone Generosa Clemente, che ha relazionato in consiglio comunale per l’approvazione del regolamento e della Tari.

“I costi sono rimasti invariati rispetto al 2014, così come il regolamento approvato non ha subìto alterazioni” spiega. “Le novità più importanti riguardano una riduzione del 67 per cento della tassa agli iscritti all’Aire, e l’esenzione per gli opifici e per le attività commerciali o produttive che hanno staccato le utenze”. Agevolazioni non di poco conto, dunque, ma soprattutto mirate a favorire una politica di incentivi all’economia. Mentre nel primo caso la strategia concerne il mantenimento di un legame e quindi una possibilità di ritorno per quanti sono emigrati all’estero ma hanno investito nei paesi d’origine tutti i risparmi di una vita; nel secondo caso si evince un chiaro sostegno alle imprese, e al settore commerciale in genere, particolarmente penalizzato dalla crisi economica.

La pressione fiscale infatti, ad oggi è ritenuta la causa principale della chiusura degli esercizi e delle attività in genere. Per questa motivazione, l’esecutivo Capone ha pianificato la redistribuzione del tesoretto derivante dal trasferimento di Irpiniambiente nelle tasche dei cittadini, oltre che a dare un sollievo alle fasce più colpite dalla crisi.

Nei prossimi mesi saranno regolamentate anche Tasi e Imu, e poi ci sarà l’approvazione del bilancio consuntivo: a maggio ci aspetta la vera novità a cui dovremo far fronte, ovvero l’armonizzazione del bilancio. L’amministrazione infatti provvederà ad un riaccertamento dei residui che farà dopo il rendiconto di gestione” conclude.

Elisa Forte