Se alla fine il matrimonio si farà questo non è ancora dato saperlo ma la storia tra Bisogno e il Sorrento potrebbe aprire a un nuovo scenario interessante per le persone che ne sono coinvolte. Si sono amati, odiati, hanno avuto confronti dai toni accesi, ma l'uno non riesce a stare senza l'altro. Ecco perchè, il giorno dopo l'insediamento come presidente onorario della squadra sorrentina, Stefano Bisogno la prima telefonata l'ha fatta ad Ezio Liccardi, chiedendogli la disponibilità per entrare nello staff del neo tecnico Chiancone che, al momento, con se ha solo un preparatore atletico. Non si sa se questo incontro andrà a buon fine o meno, ma il dato di fatto è che domani l'allenatore dello Sporting Pago Veiano e il suo ex presidente si incontreranno, a meno di clamorosi dietrofront, a Montoro, centro nel quale il Sorrento si trova in ritiro. Domani potrà essere la giornata adatta per capire se si tratta di un contatto serio oppure il tutto si risolverà con un nulla di fatto. Intanto l'incontro è stato fissato. E se tutto dovesse andare come le parti in causa sperano, il dubbio sorge spontaneo: e il Pago Veiano?
“Col presidente Bisogno – inizia l'allenatore beneventano – ho parlato chiaro, voglio portare a termine la stagione con lo Sporting. Sorrento per me è un'opportunità di crescita e se lo faccio è perchè c'è un allenatore come Chiancone che ha veramente qualcosa da insegnarmi”.
Certo mister Liccardi è dubbioso, sarà tranquillo solo davanti al presidente, segno che l'incontro starà per cominciare, ma per il resto non prende posizioni.
“Non so quanto peso possa avere il presidente Bisogno nelle decisioni che riguardano il Sorrento. Per questo è tutto aleatorio e ogni parola potrebbe essere superflua. Bisogna solo aspettare domani. Quello che ho cominciato a chiedere, intanto, è un alloggio a Sorrento per evitare di viaggiare sempre. Insomma avere un appoggio da sfruttare in alcune circostanze, ma ripeto la condizione necessaria è riuscire a portare a a termine il campionato perchè allo stato attuale il mio ambiente è quello nel quale sto. Ho preso un impegno e poi mi sta venendo l'appetito con i “pavoni”. Sarò soddisfatto solo quando avrò vinto il campionato battendo una corazzata come l'Atletico Benevento”.
E' indubbio, comunque, che, se tutto dovesse andare bene, questo sarebbe un grande premio per Liccardi.
“In effetti sarebbe così dopo tanti anni di sacrificio, un premio perchè non ho mai chiuso il telefono in faccia al presidente Bisogno nonostante con lui ci siano stati attriti, discussioni e situazioni poco piacevoli per me. La verità è che mi ha sempre reso partecipe in ogni sua mossa anche se il nostro rapporto non è mai stato semplice. E poi a me basta ascoltare un allenatore che ne sappia più di me per imparare qualcosa. E per farlo devo allontanarmi da qui perchè, e potrò risultare presuntuoso, nel Sannio non c'è nessuno che possa insegnarmi qualcosa in più”.
Stoccata finale in attesa che questo matrimonio si concretizzi. C'è da attendere domani e domani non poi così lontano.