San Giorgio del Sannio

Nicola De Ieso, consigliere comunale di San Giorgio del Sannio con delega anche all'Ambiente ha presentato queste mattina le dimissioni. Le motivazioni che lo hanno spinto alle dimissioni dall'amministrazione retta dal sindaco Mario Pepe, De Ieso le ha affidate ad una lunga lettera chedi seguito pubblichiamo.

Cari Amici,
dopo lunga e dolorosa riflessione, ho deciso di rimettere il mio mandato di consigliere comunale. Una decisione non priva di sofferenza per chi come me ha sempre creduto nel valore della politica attiva fin dall’adolescenza, pur senza aver mai ricoperto in precedenza cariche elettive.
I crescenti impegni lavorativi non mi consentono più di seguire con efficace attenzione la vita amministrativa. Una difficoltà che ho cercato di superare in questi diciotto mesi di consiliatura, ma che non riesco più a reggere. Un buon amministratore deve vivere il proprio Comune da vicino, ascoltando i cittadini ogni giorno, partecipando alle attività con una presenza costante e vigilando sui servizi erogati, sul corretto uso delle strutture comunali, sul rispetto dei diritti e della legalità. Troppo spesso, ahimè, non ci sono riuscito.
Non sono abituato a fare le cose a metà o a scaricare su altri le mie responsabilità. Nel servire la propria comunità è necessario investire la propria passione e una parte consistente della propria disponibilità. Una passione vera non si può vivere a distanza e nei ritagli di tempo.
Pertanto ho deciso di dedicare passione ed entusiasmo interamente al mio lavoro. Tuttavia, nel congedarmi, sento il dovere di condividere alcune riflessioni, che spero possano essere utili.
Credo di poter rivendicare alcune scelte positive per la nostra comunità, nell’esercizio delle mie deleghe alla cultura, alla scuola e all’agricoltura. Anzitutto l’aver messo insieme questi tre temi ha rappresentato un approccio innovativo. Il sindaco mi ha permesso di far passare un messaggio forte, coniugando la diffusione del pensiero critico con la formazione delle nuove generazioni e la crescita del territorio.
Sono orgoglioso di aver voluto fortemente la prima gara d’appalto per la mensa scolastica “a chilometro zero”, puntando alla qualità e all’esaltazione dei prodotti locali. Così come sono orgoglioso di aver immaginato una rinnovata biblioteca comunale che ribalta e amplifica l’uso degli spazi interni restituendo pregio e valore a un luogo prezioso, già destinato all’abbandono. Una scelta di recupero simile ho suggerito per la rinascita di piazza Risorgimento, attraverso la nuova collocazione del mercato degli agricoltori, sempre più apprezzato. Grazie alla chiusura del sabato la parte centrale della piazza non è il solito triste deposito di automobili, ma luogo sociale vivo.
Sono fiero di aver sostenuto le proposte che le associazioni culturali hanno fatto fiorire con un’offerta ricca e composita. Sono fiero di aver ideato e realizzato Fermenti, un festival dal format originale. Peraltro esso è stato l’occasione di incontro che ha fatto nascere la prima associazione di birrerie sangiorgesi. Andrebbe rivisto e rilanciato. Da parte mia nessuna gelosia.
Sono molto orgoglioso di aver contribuito a dare vita al Consiglio Comunale Junior, laboratorio di democrazia per gli studenti dell’Istituto Rita Levi Montalcini, tra i quali cresceranno i nostri futuri amministratori. Così come sono particolarmente orgoglioso di aver dato il calcio di inizio alla rete comunale “Agro del Medio Calore”, che vedrà insieme Apice, Calvi, San Giorgio e San Nicola nella programmazione condivisa delle politiche agricole – in collaborazione con le principali associazioni del settore primario – in un’area dalle enormi potenzialità produttive. Un percorso che potrà contribuire al successo del GAL Taburno (approvato dal PSR 14/20 in Ati con il GAL Fortore), a cui il Comune di San Giorgio del Sannio ha aderito dopo momenti di confronto pubblico chiesti da me e dal sindaco.
Allo stesso modo sono fiero di ulteriori idee ancora in cantiere, di cui spero di veder crescere i frutti, come l’orto didattico nel plesso scolastico di Ginestra.
Un pensiero speciale lo rivolgo alla scuola, che ha bisogno di cure eccezionali. Porto con me il rammarico di non essere riuscito a garantire una forte presenza “sul campo”. Per il futuro occorre lavorare a strutture nuove, moderne, in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie fin dalla prima infanzia. Ma sono sicuro che questa Amministrazione saprà fare meglio di quanto io ho immaginato e fatto finora.
A Lei, caro Sindaco – che è stato ancora una volta il mio saggio preside Mario Pepe – vanno i più sinceri e commossi ringraziamenti per aver creduto in me. Alla Sua guida e all’impegno dei colleghi di maggioranza non mancheranno il mio sostegno e il mio contributo, per quanto mi sarà possibile.
A Voi Consiglieri tutti va il mio saluto e il mio augurio di proseguire nell’impegno politico a favore della nostra amata comunità sangiorgese.
A Voi Concittadini porgo le doverose scuse per aver lasciato anzitempo l’incarico che mi avete affidato con il voto.
Continuerò a fare politica in altre forme, occupandomi della polis sannita e della “casa comune”, avendo però sempre nel cuore la mia città.
Viva San Giorgio!