Non ha alcuna intenzione di passare per il cattivo di turno, non ha alcuna intenzione di essere additato come la persona che vuole affossare il San Giorgio del Sannio. Mister Francesca, gestore del campo locale, nonché mente del San Giovanni di San Giorgio, allontana tutte le accuse che gli sono state mosse e prova a far chiarezza, o meglio a esporre il suo punto di vista sulla questione campo
LE SPESE - “Il problema è che non hanno mai avuto un contatto con l'interlocutore, in questo caso con me – spiega mister Francesca – per spiegare le proprie motivazioni ed esporre le proprie difficoltà. Noi abbiamo interesse che loro giochino ma allo stesso modo vogliamo che contribuiscano alle spese. Esiste un contratto firmato, questa storia delle accuse nei mie confronti deve finire. Non c'è un Comune che paga le spese per loro, c'è una quota che il San Giorgio del pagare per luce, acqua e gas perchè questi erano i patti”.
TELEFONATA Sì, TELEFONATA NO – Non c'è molto da discutere, la questione gira inevitabilmente intorno a un pagamento non effettuato.
“Non c'è stata alcuna telefonata, o meglio sì una di domenica mattina quando avevano già deciso lo spostamento della loro gara ad Apice di giovedì, cosa che è uscita anche sul comunicato ufficiale. Agendo in questo modo e parlando in questi termini, snobbano chi ha preso l'incarico di tutte le spese. Se il San Giorgio non può pagare, non può essere un nostro problema, e neanche possiamo pagare noi per far divertire loro. La loro intenzione è solo quella di screditare il sindaco e il San Giovanni. Proprio il primo cittadino ha fissato una gara d'appalto per la gestione della struttura, perchè non si sono presentati se avevano questa necessità”.
L'ACCORDO – L'accordo tra le parti nasce nello scorso anno.
“Abbiamo stabilito i costi della struttura con l'ex presidente Fusco confermando i prezzi nonostante sia aumentato tutto. E questo accordo è stato prolungato con l'attuale presidente Mucci. Fino a ora il campo è stato messo a disposizione anche se non era stata pagata la quota. Abbiamo deciso di fermarci perchè abbiamo avuto l'impressione che volessero allungare i tempi, guadagnare giorni col rischio, poi, di non vedere più quello che ci spettava. Ripeto. Non ho interesse a gestire il campo, anche perchè mi costa un patrimonio, questo deve essere chiaro. Anzi se il San Giorgio vuole gestirlo, io glielo lascio immediatamente”.
Fabio Tarallo