Dati confortanti per l'economia in Campania. L'Istat ha pubblicato oggi i nuovi dati della contabilità regionale e provinciale, aggiornati al 2016 e coerenti con le stime nazionali pubblicate a settembre 2017.

Secondo le stime aggiornate dei conti economici regionali, la Campania si conferma la prima regione italiana per crescita del Pil con il +3,2%, consolidando un trend sempre in crescita nell'ultimo periodo di tempo, che rafforza ulteriormente il dato del +2,4% registrato dalla Svimez a metà anno.

Nel 2016 il Pil, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,9% rispetto all’anno precedente, ha registrato un incremento dell’1,3% nel Nord-est, dello 0,9% nel Nord-ovest e dello 0,8% sia al Centro che nel Mezzogiorno, dove però spicca la performance positiva della Campania, che, facendo segnare una crescita eccezionale, si pone in testa alla graduatoria di tutte le Regioni italiane.

“E' un dato straordinario – dichiara il governatore della Campania Vincenzo De Luca - che incoraggia a proseguire e a intensificare le strategie economiche, industriali e infrastrutturali della Regione.

Con questo risultato si conferma la leadership della Campania a livello nazionale e il ruolo dell'industria come elemento trainante di tutta l'economia regionale. L'occupazione conferma il suo andamento notevolmente positivo (+3,6%), che deve essere ulteriormente rafforzato in una logica di superamento definitivo della grave crisi che ha colpito la Campania e il Mezzogiorno e soprattutto di uno sviluppo produttivo solido e duraturo.

La scelta di puntare sugli investimenti industriali e sulla crescita integrata dell'intero sistema economico territoriale – conclude De Luca - sta dando i suoi primi grandi risultati e conforta le scelte fin qui compiute dall'Amministrazione Regionale. Che vanno rafforzate e consolidate”. Seguono nella classifica Istat tra le prime cinque regioni in crescita il Molise con un Pil al 2,8%, seguita da Trentino Alto Adige 1,4, Emilia Romagna 1,9, Trentino Alto Adige 1,4, Umbria 1,3.  

S.B.