Moschiano

La protesta dei sindaci, che nel giorno della Liberazione si sono incatenati dinanzi all'ex clinica Parco degli Ulivi di Moschiano, continua a tenere banco e a creare dibattito tra i diversi esponenti politici. Alle accuse di Foglia, che additava il Partito Democratico fra i principali responsabili del disastro e dello spreco di danaro pubblico, controbatte il dirigente provinciale democratico Franco Iovino

«Come al solito, il presidente Foglia dice molte inesattezze. Dica Foglia, lui, all'epoca di Bassolino, a quale maggioranza regionale faceva riferimento. Dica l'assessore alla sanità chi era e ora che incarico ha. Indichi le date dei periodi che cita e chi era l'assessore per i vari periodi. Con tutto il rispetto per chi si è incatenato dinanzi ai cancelli dell'ex clinica di Moschiano, è giusto evidenziare che non si è trattato di una protesta partitica o politica. E' stata invece una giusta e legittima iniziativa istituzionale. Se l'intento è quello di rendere la verità ai cittadini - prosegue Franco Iovino - possiamo fissare un confronto pubblico. Io posso dire che c'ero. Penso che siano passati cinque anni inutilmente, penso che vi siano stati degli sprechi. Ziccardi, l'allora manager dell'Asl irpina, aveva comprato un bene per trasformarlo in un servizio da offrire ai cittadini. C'è stato poi chi ha deciso di abbandonare la struttura spendendo i soldi per i privati».

La proposta. Dunque, con quella di Iovino, un'ulteriore lettura si aggiunge riguardo alla controversa vicenda dell'ex Parco degli Ulivi. Premesso che Ottopagine non intende propendere per l'una o l'altra verità, su un punto siamo d'accordo con il dirigente provinciale del Partito Democratico. E, pertanto, ci sentiamo di lanciare una proposta: perché non organizzare davvero un pubblico confronto sulla tematica, nel corso del quale i vari Bossone, D'Amelio, Foglia, Rubinaccio e Iovino possano raccontare, ognuno, la propria versione dei fatti al fine di ricostruire quello che è accaduto e, magari, accertare le responsabilità del disastro? A nostro modo di vedere, capire chi è dove si è sbagliato sarebbe il giusto modo per avviare un discorso costruttivo finalizzato ad intercettare, non tanto i fondi, ma quella volontà politica che, forse, è mancata in tutti questi anni per riqualificare l'ex casa di cura e restituirla alla Bassa Irpinia.

 

Rocco Fatibene