Non sembrano esserci dubbi sulla natura dolosa, restituita dal rinvenimento di una bottiglia di plastica contenente il liquido, probabilmente benzina, adoperato per scatenare le fiamme. Che, per fortuna, non hanno provocato danni ingenti alla Fiat Bravo che intorno alla mezzanotte, a Montesarchio, è finita nel mirino. L'allarme è partito da via Lonardo, a lanciarlo è stato lo stesso proprietario della macchina, lasciata in sosta nel cortile dell'abitazione, quando si è accorto di ciò che stava accadendo.
Lavoro per i pompieri del distaccamento di Bonea ed i carabinieri della locale Compagnia. Il fuoco, immediatamente spento, ha attaccato il vano motore ed il parabrezza posteriore del veicolo. Avviate le indagini per risalire all'autore del gesto e definirne il movente.
Si allunga ulteriormente, dunque, la lista degli incendi di auto e mezzi che con una continuità impressionante 'illuminano' le notti a Benevento ed in molti centri della provincia. La Valle Caudina è una delle aree maggiormente colpite da un fenomeno criminoso che da sempre proietta il Sannio ai primissimi posti, in rapporto alla sua popolazione, della classifica nazionale. Un primato negativo del quale, ovviamente, tutti faremmo a meno.
Tantissimi gli episodi registrati dalla cronaca, ciascuno con una propria specificità. Alle intimidazioni di stampo estorsivo, di cui sono bersaglio soprattutto titolari di imprese ed attività commerciali ai quali si prova ad imporre il pagamento di una tangente – recente un'indagine della Procura e dei carabinieri sugli attentati nei cantieri aperti tra Paduli e Casalbore per i lavori del metanodotto- , si aggiungono infatti quelle legate a vendette per le più svariate motivazioni. Non meno gravi delle altre.
Esp
(foto di repertorio)