Lacedonia

Sarà sepolto in Marocco. Sarà sepolto nella sua terra d’origine la salma del 21enne di origini marocchine, residente da anni a Lacedonia, morto suicida a Fisciano, nel campus. Giovedì il giovanissimo è stato trovato senza vita all’interno dell’Università degli Studi di Salerno, a Fisciano. Un salto nel vuoto dal parcheggio multipiano. Un dolore senza fine per familiari, parenti, per gli amici e colleghi di corsi.

A Lacedonia come nel Campus in tanti lo conoscevano. Un ragazzo pacato, educato. Nulla lasciava presagire un simile dramma.

La salma del ragazzo è stata trasferita a Mercato San Severino, dove la famiglia si è recata per lo straziante rito del riconoscimento. .

«Pregate tanto per lui, il mio amore», e stato il pensiero che sua sorella, la maggiore delle sue sorelle ha affidato venerdì mattina al social, postando la frase sul suo profilo Facebook. Cinque figli, 4 sorelle e lui. Due genitori che si erano integrati insieme ai loro figli serenamente in paese. Gente semplice, ambulanti che con tanti sacrifici vivevano lavorando per assicurare un futuro sereno ai loro figli. 

Amici e parenti marocchini sono arrivati a Lacedonia per portare conforto ai familiari da molti punti dell’Italia. Silenzio, dignità, raccoglimento per vegliare sulle ultime ore, per assistere genitori e sorelle, prima del lungo viaggio per il Marocco. 

Il sindaco, Antonio Di Conza, che ha concesso il Centro Polifunzionale per questo momento di preghiera interreligiosa, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese del trasferimento della salma e del rito funebre. “Troppo dolore” aveva detto ai cronisti il sindaco del piccolo comune irpino. 

Il sindaco di Lacedonia ha portato personalmente la propria vicinanza alla famiglia del giovane, allestendo anche un luogo di incontro per pregare insieme. “Abbiamo organizzato un momento di raccoglimento e accoglienza nel centro polifunzionale.  Un luogo di silenzio e preghiera perchè la pace possa col tempo tornare nei cuori dei familiari del ragazzo, che sono stati così tragicamente messi alla prova da un destino crudele”.

Siep