Benevento

La Uil Avellino/Benevento rende noto che, secondo quanto si legge nel Panorama sulle Pensioni dell’Ocse pubblicato oggi a Parigi, l’età normale di pensionamento per la generazione nata nel 1996 dovrebbe crescere ulteriormente a 71,2 anni. L’Italia, insieme a Danimarca e Olanda, è uno dei tre Paesi Ocse in cui chi entra oggi nel mondo del lavoro, andrà in pensione dopo i 71 anni di età. Secondo l’Ocse insomma, chi ha iniziato a lavorare in Italia nel 2016 a 20 anni, in base alla legge che lega l’età pensionabile alle aspettative di vita, andrà in pensione a 71,2 anni, contro i 74 anni della Danimarca e i 71 dell’Olanda. In Irlanda e Finlandia andrà in pensione a 68 anni, mentre in tutti gli altri Paesi Ocse l’età pensionabile sarà raggiunta prima. Attualmente l’età pensionabile in Italia è di 66 anni e 7 mesi, ma salirà a 67 anni a partire dal 2019 proprio in base all’ultima revisione sulle aspettative di vita dell’Istat.

 

Secondo la Uil i dati pubblicati oggi dall’Ocse mostrano con evidenza quanto sia urgente avviare la commissione, voluta fortemente dalla Uil, che identifichi con esattezza la spesa previdenziale e quella assistenziale nel nostro Paese, al fine di realizzare un’operazione verità. In Italia la spesa per le pensioni netta, contrariamente a quanto riportato, è all’11% perfettamente in linea con la media europea e sotto quella di Francia e Germania. L’età reale di accesso alla pensione è condizionata dalle recenti salvaguardie degli esodati e dal pensionamento di chi ha maturato il diritto in base alle norme ante Fornero. Comunque il dato segna già un aumento che sarà sempre crescente già a partire da quest’anno, nel quale l’età reale per la pensione di vecchiaia per gli uomini nel nostro Paese, ad esempio, è già superiore ai 67 anni. Dal rapporto si evince, poi, che se non verranno cambiate le attuali norme, come la Uil e tutto il sindacato stanno chiedendo, i nostri giovani lavoratori andranno in pensione ben oltre i 71 anni, largamente dopo i loro coetanei degli altri paesi Ue (in Francia, ad esempio, l’età sarà di 65 anni).

   

“Per l’insieme di queste ragioni – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) - dopo i primi risultati positivi ottenuti dal sindacato con le ultime due leggi di bilancio, la vertenza previdenziale continua per riallineare il nostro sistema previdenziale a quanto avviene negli altri paesi dell’Unione europea”.