Monteforte Irpino

 

di Andrea Fantucchio 

Solo il caso ha evitato una tragedia già vista. Sempre sul quel viadotto maledetto, fra Monteforte Irpino e Baiano. Intorno alle 5.20 un pullman dell'Air ha rallentato mentre percorreva il viadotto dell'Acqualonga, sull'A16. A causa di un guasto. Momenti concitati. La freddezza e la prontezza dell'autista hanno evitato incidenti. Grazie al cielo, non passavano altre auto. L'uomo ha rallentato ed è riuscito a raggiungere il casello di Baiano. Dove il bus si è fermato in attesa di un altro mezzo. Prontamente inviato dall'azienda.

A bordo del pullman una folta delegazione di irpini diretta a Roma. Per l'udienza in Vaticano nella quale sarà presentato, alla presenza di Papa Francesco, il presepe dell'abbazia di Montevergine.

Tanti i commenti stizziti già rimbalzati sui social network attraverso i gruppi Facebook. «Avevamo paura di finire come le vittime del 2013». «Dopo un po' l'azienda ha mandato un altro bus, ma abbiamo vissuto momenti concitati».

Quasi un gioco del destino, considerando che proprio ieri si è celebrata un'udienza decisiva nel processo sulla strage del bus. I consulenti della difesa hanno presentato un video che smonterebbe, di fatto, la relazione dei tecnici della Procura. Diversi gli aspetti contestati: dalla velocità del bus al momento dello schianto, fino ad arrivare all'angolo del mezzo nel momento dell'impatto.

Per i consulenti di parte, infatti, i tecnici dell'accusa non avrebbero dato la dovuta rilevanza al contatto del bus con gli altri mezzi e alla posizione finale del pullman dopo la caduta. Se ne riparlerà fra meno di due settimane, quando probabilmente 

Stavolta, lo ripetiamo, la prontezza dell'autista è stata decisiva. Proprio lui, stando al racconto dei passeggeri, avrebbe commentato con freddezza: «Potevamo finire come i morti del 2013».