Benevento

"Il bonus cultura introdotto dal Governo Renzi, confermato oggi anche dal Governo Gentiloni, funziona davvero. E sono i numeri a darne chiara testimonianza. Ad oggi sono stati già spesi ben 163 milioni per azioni di sostegno alla cultura". Ad affermarlo è Antonio Iesce componente dell'assemblea nazionale del Partito Democratico.


"Sono passati quasi 13 mesi - evidenzia Iesce - Era il 3 novembre 2016 e il bonus di 500 euro per i diciottenni veniva introdotto dal Governo Renzi con un impegno senza precedenti e straordinario per il comparto. Ha coinvolto, finora, circa 600 mila ragazzi nati nel 1998 e nel 1999 che hanno speso oltre 163 milioni di euro per acquistare libri, musica e biglietti per l’ingresso a concerti, cinema, teatro, eventi culturali e musei".


"Gli acquisti - racconta Iesce - sono avvenuti nel 54% dei casi sulle piattaforme online e per il 46% direttamente nei circa 4.000 esercizi commerciali accreditati. Interessante il riparto della spesa nelle diverse categorie di consumo.
La lettura si dimostra di gran lunga il prodotto culturale più apprezzato dai neo maggiorenni: oltre l’80% del valore della spesa complessiva nei due anni del bonus cultura ha riguardato i libri (98% libri cartacei; 2% ebook). Seguono concerti e musica, che insieme raccolgono oltre il 10% della spesa, e cinema con oltre il 7% del valore degli acquisti. La misura, introdotta dal governo Renzi nel 2016 per i ragazzi nati nel 1998, è stata successivamente confermata anche per ragazzi del 1999. Nella seconda edizione sono aumentati gli ambiti di spesa che ora includono anche l’acquisto di musica e i corsi di formazione. Il confronto tra le prime 10 settimane delle due edizioni evidenzia una maggiore dimestichezza dei ragazzi e degli esercenti: aumentano dell’8% le registrazioni, con 16.878 neo maggiorenni in più a completare le procedure di accreditamento, e si raddoppia la spesa, che cresce del +97% con un incremento di oltre 15,4 milioni di euro". 


Da qui le conclusioni di Antonio Iesce: "I numeri parlano chiaramente che i risultati sono ottimi e che giustificano la conferma della misura anche nella legge di bilancio che in questi giorni è all’esame del Parlamento. C'è una visione ben lucida del Governo in merito alla cultura e alla formazione: sono elementi portanti di una nuova economia. Perché per il Governo la cultura rappresenta oggi in Italia uno degli asset fondamentali e distintivi del nostro sviluppo economico".