Pietradefusi

Gli altri due sono riusciti a svignarsela, lui no. Albanese, 25 anni, incensurato, ha dichiarato di essere domiciliato a Benevento. Lo hanno beccato i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Mirabella Eclano e della Stazione di Dentecane, che lo hanno arrestato per il furto messo a segno nella tarda serata di ieri a Pietradefusi  - vedi altro servizio -, in un'abitazione sovrastante la sede dell'Arma locale. Una circostanza quest'ultima di cui non erano probabilmente a conoscenza gli autori del raid, penetrati sul retro dell'appartamento preso di mira.

Oggetti d'oro e soldi il bottino dell'incursione, seguita dalla fuga a bordo di un'Alfa 156. Provvidenziale la segnalazione della macchina (all'interno saranno poi rinvenuti guanti, scaldacollo e tronchese), che ha consentito ai militari di intervenire immediatamente e di bloccarla mentre era ancora a Pietradefusi. Alla guida c'era il 25enne, addosso aveva un orecchino e 50 euro in contanti. Una parte della refurtiva, secondo gli inquirenti: il resto, invece, è scivolato via nella mani delle altre due persone che le indagini cercheranno di identificare.

Il giovane è stato trattenuto nelle celle di sicurezza fino a questa mattina, quando è comparso per la direttissima dinanzi al giudice del Tribunale di Benevento, Fallarino. “Quell'orecchino è della mia ragazza...”, ha provato a difendersi l'indagato – è stato assistito dall'avvocato Carmine Cavuoto -, nei confronti del quale è stato disposto, dopo la convalida dell'arresto, il divieto di dimora nella provincia sannita. Il processo proseguirà a marzo.

Enzo Spiezia