Confermata dalla Corte di appello la sentenza con la quale nel maggio del 2016 il giudice del Tribunale di Avellino Paolo Cassano aveva condannato a 3 anni, per truffa aggravata, L.C. (avvocati Giuseppe Fusco e Paolo Roca), 42 anni, di Cervinara. Per lui anche il risarcimento di 300mila euro in favore della parte civile, disposto con una sentenza provvisoriamente esecutiva.
La pronuncia di secondo grado riguarda una vicenda che risale al febbraio 2011, di cui sarebbe rimasta vittima una 52enne di San Martino Valle Caudina, assistita dall'avvocato Nino Lombardi. Secondo la Procura irpina, C., dopo aver esibito presso la filiale di Cervinara del Banco di Napoli, “all'insaputa dell'interessata, una richiesta di prelievo in contanti della somma di 255mila euro, fatta firmare in bianco alla donna per una non meglio precisata operazione bancaria”, avrebbe condotto in banca l'allora 46enne e “l'avrebbe spinta a sottoscrivere la distinta di prelievo dei soldi senza consentirle di leggere quanto stesse firmando, approfittando della fiducia che lei nutriva nei suoi confronti”. Soldi di cui l'imputato si sarebbe appropriato. Un'accusa che C. ha sempre respinto, ma per la quale è stato condannato anche in appello.
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