Nuovi dettagli per l'inchiesta choc della Procura di Santa Maria Capua Vetere sulle coop telecomandate e l'uso distorto dei fondi per i servizi socvali. Tra gli indagati, 35 in tutto, figura anche l'attuale deputata del Pd Camilla Sgambato (per abuso di ufficio), che risiede proprio a Santa Maria Capua Vetere. Alla Sgambato e' contestata una "raccomandazione" a favore di un componente dell'ufficio di piano dell'Ambito C8.
Nel provvedimento emesso dal Gip viene citato anche il consigliere regionale nonche' presidente del Pd Campano Stefano Graziano (non indagato), che sarebbe stato il beneficiario, nella campagna per le Regionali 2015, dei voti richiesti in modo illecito da Di Muro ai rappresentanti delle coop in cambio dell'aggiudicazione degli appalti.
Immediata la nota diffusa dall'ufficio stampo della parlamerntasre democrat: “Ho ricevuto, nella mattinata odierna, un avviso di garanzia per concorso in abuso di ufficio per fatti risalenti all'anno 2014. Sono assolutamente serena perché non ho fatto nulla ed ho piena fiducia nella Magistratura e nel lavoro dei giudici.Ho già dato mandato ai miei legali al fine di chiarire al più presto possibile la mia posizione perché totalmente estranea ai fatti contestatimi”.
"L'indagine evidenzia la gestione privatistica dei servizi sociali che venivano erogati sulla base della sola necessita' di avere un ritorno elettorale, con un importante danno erariale". Lo ha dichiarato il procuratore di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Maria Antonietta Troncone, durante la conferenza stampa convocata questa mattina negli uffici della Procura per illustrare i dettagli dell'indagine coordinata dai pm sammaritani su presunte gare di appalto truccate e voto di scambio. Tra le persone arrestate figura anche l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Biagio Di Muro.
Un'altra bufera, dunque, sulla sua amministrazione, dopo quella del 2016, quando l'indagine della Dda feme emergere i legami tra il Comune e un imprenditore legato al clan Zagaria in relazione all'appalto dello storico palazzo Teti Maffuccini. Questa volta di diverso c'e' anche il danno erariale compiuto, e le centinaia di cittadini bisognosi che negli anni non hanno ricevuto alcun servizio sociale, pur avendone diritto. Sette le ordinanze emesse dal Gip, due in carcere e cinque ai domiciliari; con l'ex sindaco, altro destinatario del provvedimento di carcerazione e' Roberto Pirro (ancora irreperibile), ex coordinatore dell'Ambito C8, ovvero l'ambito sociale formato da vari comuni, tra cui quello capofila di Santa Maria Capua Vetere, che erogava materialmente gli appalti finiti nel mirino dei magistrati. Ai domiciliari sono invece finiti i soci delle coop compiacenti che si aggiudicavano gli appalti e votavano il candidato indicato da Di Muro.
Tra gli indagati "politici", oltre alla Sgambato, anche l'ex sindaco di Parete Raffaele Vitale, ex segretario provinciale del Pd, che risponde come la deputata di abuso d'ufficio sempre in relazione alla raccomandazione di una componente dell'ufficio di piano.