di Gianni Vigoroso
Uno spicchio di luna nel cielo, le luci di Natale che già sfavillano lungo le strade, pochi amici intenti a giocare a carte in un bar, l’odore di un camino acceso. Siamo nel centro storico di Teora alla stessa ora in cui 37 anni fa la terra tremò seminando morte e distruzione.
Il paese fu letteralmente raso al suolo. Le vittime qui furono 160 su 2500 abitanti. Due corpi non furono mai trovati. Una ferita che non si è più rimarginata. In molti partirono verso altre zone, tra cui qualcuno all’estero in Svizzera, in attesa della ricostruzione.
Fermiamo un’anziana donna: “Non c’è nulla da ricordare, è un giorno uguale agli altri, il nostro dolore è vivo da quella sera e così sarà fino a quando moriremo anche noi.”
La ricostruzione qui c’è stata, il paese è ordinato e si presenta molto bello e suggestivo nella parte antica. Ma non mancano le polemiche. “Meglio non parlare – ci dice un abitante – degli abusi che sono stati commessi ovunque.”
Nella Pinacoteca, una struttura molto bella, dopo la commemorazione avvenuta in chiesa si è dato vita ad un convegno sul tema sul tema: “Aree interne: dalla ricostruzione alla rinascita”
Iniziativa promossa dal deputato Giuseppe De Mita. Un convegno coordinato dal giornalista Generoso Picone, responsabile della redazione di Avellino de “Il Mattino”. Sono intervenuti il sindaco di Teora Stefano Farina, il sociologo Aldo Bonomi, il deputato Enrico Borghi, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree e il sindaco di Nusco Ciriaco De Mita.
L’idea è stata quella di fornire un’occasione per commemorare il terremoto del 1980, provando ad evitare che questo anniversario rappresenti, anno dopo anno, una liturgia che si impoverisce progressivamente di significati ma sia il momento per riflettere sulla direzione in cui si sta andando in Irpinia, ed in particolare nell’area del cratere, in quel pezzo di territorio che fu devastato dal sisma.
Oggi il riferimento inevitabile è, perciò, al Progetto Pilota inserito nella strategia Nazionale delle aree Interne che è la traccia di sviluppo che si sta seguendo e lo strumento di elaborazione e ripensamento del territorio a cui ormai da tre anni si sta lavorando.
“Il Progetto Pilota, con la successiva individuazione dell’Alta Irpinia quale area sperimentale per la Campania, ha preso avvio da un’iniziativa tenuta ad Avellino nel febbraio del 2014 con l’allora ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, devo dire nello scetticismo generale. Oggi quell’intuizione – ha detto Giuseppe De Mita - è diventata cosa concreta, un programma che inizierà a produrre effetti tangibili soprattutto sul versante dell’organizzazione dei servizi.”