Caserta

Il fenomeno del caporalato nel mirino dei carabinieri per la Tutela del Lavoro. Una serie di operazioni e controlli sono state effettuate dai militari in provincia di Caserta.

Nelle ultime due settimane sono state 63 le ispezioni effettuate in aziende distribuite nell’intera provincia. Per ben 44 imprese è scattata la sospensione dell'attività per impiego di manodopera “in nero”. Solo 19 attività controllate sono risultate regolari. I militari dell’Arma e gli ispettori hanno controllato bar, opifici, carrozzerie, cantieri edili e attività di ristorazione, verificando la regolarità occupazionale di 159 lavoratori di cui 120 completamente in “nero”.

Le ditte sono state monitorate – anche – in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavori, sui quali sono state applicate 28 prescrizioni e denunciati 12 datori di lavoro per inosservanza alle disposizioni. Agli stessi sono state anche comminate sanzioni amministrative per 450mila euro. Nei giorni scorsi, Anastasia Giuffrida – direttrice dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta – e il comandante del NIL Carabinieri di Caserta hanno illustrato in Prefettura i dati sul contrasto al “caporalato” in agricoltura. L’attività condotta da inizio anno ha registrato ben 58 ispezioni ad aziende agricole dove è stata verificata la posizione di 262 lavoratori di cui 155 “in nero”, compresi 15 extracomunitari clandestini, con 5 datori di lavoro deferiti per violazione al Testo Unico sull’immigrazione.