Paduli

Una location suggestiva come il Palazzo Ducale di Paduli, gremito di persone, ha ospitato questa sera la presentazione del libro “I ragazzi padulesi nella Grande Guerra” di Samuel Limongelli e di Giovanni Rosato. A fare gli onori di casa il sindaco Domenico Vessichelli e la sua amministrazione che hanno accolto i numerosi ospiti, a partire dal senatore Francesco Colucci, Segretario della Presidenza del Senato della Repubblica, l’onorevole Gerardo Bianco, già Ministro della Pubblica Istruzione ed il generale Albino Amodio.
Un evento per ricordare e non dimenticare, organizzato dal Comune, inserito nelle celebrazioni del centenario del Primo Conflitto Mondiale.

“Grazie a queste ricerche fatte dagli autori del libro abbiamo avuto la possibilità di ricordare un altro figlio di Paduli che non era inserito nella lapide commemorativa”, ha spiegato l'avvocato Domenico Vessichelli riferendosi a Luigi La Rocca, giovane di Paduli morto durante il Primo Conflitto Mondiale e che da questa sera è stato inserito tra i nomi dei sanniti che non sono più tornati. “Poi – ha aggiunto il sindaco di Paduli – questa è l'occasione per parlare anche della questione della riabilitazione e riconoscimento di circa mille militari morti per mano amica”.

Una vicenda questa sulla quale si è anche soffermato il generale Amodio: “I tanti soldati che furono fucilati per semplici reati contro la disciplina sono state vittime di una giustizia ingiusta. Furono addirittura decimati per dare esempio agli altri. Dopo 100 anni sarebbe il caso dare onore a questi ragazzi, magari con l'approvazione di una legge che ormai da troppo tempo attende di essere approvata”.
Parlando poi dell'iniziativa del Comune di Paduli, il generale e membro della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito ha spiegato: “Nel triennio del centenario Paduli è uno dei pochi comuni che ha voluto ricordare la Grande Guerra. Lo ha fatto partendo dall'analisi di quello che il conflitto ha comportato in questa piccola comunità”.
“Questa occasione è di grande importanza. Avrei voluto vedere più giovani e spero che questa pubblicazione possa essere distribuita anche nelle scuole”, ha invece dichiarato l’onorevole Gerardo Bianco, già ministro della Pubblica Istruzione che ha poi rimarcato l'importanza dell'evento: “Ricordare gli eroi, contadini, giovanissimi partiti da Paduli è una grande lezione che deve essere ricordata specialmente alle nuove generazioni”.

Al.Fa