Benevento

Nella generale ­crisi dell’economia sannita non tutti i settori stanno pagando il conto nella stessa misura. Tra i comparti più in difficoltà c’è senz’altro l’artigianato, una delle attività storicamente più diffuse e apprezzate della provincia. Lo dice la realtà empirica, lo confermano con scientifico rigore i numeri di Infocamere, piattaforma statistica di Unioncamere che ha pubblicato nei giorni scorsi l’ultimo monitoraggio ufficiale. Il terzo trimestre del 2014 (ultimo con dati definitivi) si è chiuso con 4.927 imprese artigiane iscritte ai registri camerali del Sannio, solo una minima parte dello stock complessivo di imprese operanti in provincia che ammonta a 34.634 unità. Il tasso di imprese artigiane sul totale è infatti sceso al 14,2 per cento, il più basso degli ultimi quindici anni. Attingendo all’archivio statistico di Infocamere è possibile verificare come il declino del settore nel Sannio sia costante, sia in termini assoluti che in percentuale sul totale. Nel 2000 le imprese artigiane registrate in provincia di Benevento erano 5.651, ovvero il 16,5 per cento del totale. Quota mantenutasi tutto sommato invariata fino al 2004 quando si contavano ancora 5.626 attività economiche del comparto. Un bacino che si è andato erodendo progressivamente scendendo a 5.177 unità nel 2010 e 5.025 a dicembre 2013. Prima dell’ultimo salto indietro, quello fatto dal settore nel 2014 che ha visto il numero scendere al di sotto della soglia delle cinquemila aziende con il già ricordato saldo di 4.927 attività censite alla fine del terzo trimestre. E’ andata declinando di pari passo l’incidenza del settore sul tessuto economico complessivo della provincia. Se infatti nel 2000 le ditte artigiane rappresentavano il 16,5 per cento del totale, già nel 2004 erano calate sotto il 16 per cento, fino al saldo del 14,5 per cento misurato a settembre 2014. E così Benevento ha progressivamente perso la propria storica leadership di settore, lasciando ad altri territori la primazìa in regione. Con 19.713 imprese registrate pari al 16,5 per cento del totale è Salerno la provincia più artigiana della Campania, seguita da Avellino dove risultano registrate 7.208 aziende (16,4%). Benevento riesce a far meglio solo di Caserta (12,5%) e Napoli (10,7%), realtà storicamente meno versate. Il trend calante del comparto, peraltro, è reso ancora più evidente dall’andamento generale delle imprese in provincia nel medesimo arco temporale. Lo stock complessivo si mantiene pressochè inalterato da circa quindici anni. Nel 2000 le attività ufficialmente censite dall’albo camerale erano 34.232;?il terzo trimestre del 2014 si è chiuso a 34.634. Lo scostamento è dunque minimo, perdipiù in aumento. Il segno evidente che la crisi dell’artigianato è sistemica e prescinde dal generale stato di salute dell’imprenditorialità sannita che è riuscita in qualche modo a compensare aperture e cessazioni a saldo quasi zero, almeno in termini strettamente numerici. La crisi ha comunque inciso sullo stock complessivo che nel 2006 contava ben 36.321 imprese.