Monteforte Irpino

 

 

di Siep

Stroncato in 48 ore dalla meningite, a soli due anni. La tragedia del bimbo di 2 anni di Monteforte Irpino aveva addolorato l’Irpinia intera. Lo scorso 26 ottobre il dramma all'ospedale Cotugno di Napoli del piccino, dopo un trasferimento d'urgenza dal Moscati di Avellino. Un decesso sul quale sono state tantissime le domande, perché il bimbo era stato vaccinato, regolarmente. Ma i risultati delle analisi, sono state effettuate per accertare con precisione il sierotipo di pneumococco, non infettivo, da cui era stato colpito. 

Un dramma che aveva riacceso i riflettori sul dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini, con l'entrata in vigore di una legge nazionale che ne rende obbligatori dieci e ne «raccomanda fortemente» quattro: anti-meningococco B, anti-meningococco C, anti-rota virus e anti-pneumococco. Proprio quest'ultimo, il Prevenar 13, era stato somministrato a tempo debito al piccolo.

Una tipologia dedicata proprio ai bambini. Era stato somministrato nelle tre dosi previste e distanziate nel tempo, secondo il protocollo del Ministero della Salute. Ma il ceppo che ha colpito il piccolo non è compreso nel vaccino. Insomma, lo specifico sierotipo non è contenuto nel vaccino somministrato. Sono tanti i sierotipi: 92 per l’esattezza e quelli nel Prevenar sono i 13 più diffusi. Ma quello che ha colpito il bimbo non è compreso nelle tredici varianti del vaccino attualmente disponibile. Secondo quanto accertato dalle analisi, il bimbo sarebbe stato colpito da un sierotipo di pneumococco non compreso. La copertura del vaccino copre i sierotipi: 1, 3, 4, 5, 6A, 6B, 7F, 9V, 14, 18C, 19A, 19F, 23F.