Vallata

Dopo quasi una settimana di agonia, di lotta tra la vita e la morte, alla fine non ce l'ha fatta. Le condizioni di Rosario, il14enne rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco alla testa, nella serata di martedì scorso, erano subito apparse disperate. Lo avevano ritrovato i familiari riverso in terra, nel salotto, in una pozza di sangue. Da accertare il perchè di quel colpo, forse partito accidentalmente.

I soccorsi erano arrivati tempestivi nell'area Pip di Vallata, in quella casa in cui era accaduta la tragedia. Prima il ricovero al Rummo di Benevento, poi il trasferimento al San Giovanni Bosco. In paese sono trascorsi giorni di preghiere e attesa. Lo stesso sindaco di Vallata, Leone, pregava per un miracolo, che purtroppo non è avvenuto. Più volte in compagnia del parroco aveva raggiunto l'ospedale napoletano per portare conforto ai genitori del ragazzino e al  fratello maggiore. In paese eranoo state organizzate veglie di preghiera per quel giovanissimo. La speranza era quella di un vero miracolo. I medici da subito avevano spiegato che i danni riportati erano troppo seri. Tanto gravi da impedire finanche l'intervento chirurgico.

Poi i giorni di lotta, tra la vita e la morte. Tutti in attesa che il quadro complessivo potesse migliorare. Tutto inutile. Ieri notte il cuore di Rosario si è fermato per sempre. Lacrime, dolore e dramma in paese. Ora si attende che il corpo del ragazzino torni in paese per potergli dare l'ultimo saluto. "Siamo disperati. Troppo dolore per tutti noi. Siamo vicini alla famiglia. Vallata è a lutto". Così il sindaco Leone commenta il dramma. 

Siep