Pozzuoli

Nel 1997 quattro capi clan decisero la morte di due rivali. E' quanto ricostruito dai carabinieri che hanno indagato su un brutale duplice omicidio, maturato negli ambienti della mala dell'area flegrea. 

E’ così è stata fatta piena luce sul duplice omicidio di camorra avvenuto il 19 giugno del 2007, nel rione Toiano di Pozzuoli. A morire sotto una pioggia di fuoco Domenico Sebastiano e Raffaele Bellofiore, elementi di peso nei cartelli che allora dominavano l'area flegrea: erano loro i capi del clan Sebastiano-Bellofiore.

I carabinieri hanno identificato chi organizzò la spedizione di morte, i mandanti ed esecutori materiali delle uccisioni. Il provvedimento, emesso da Gip di Napoli su richiesta della Dda, si basa anche su dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno militato in entrambi i clan, passando dai Sebastiano-Bellofiore ai Longobardi-Beneduce in ossequio alla logica del «transito imposto ai vinti».

Secondo gli investigatori, a emettere la «condanna a morte» e ad eseguirla, con altre persone nel frattempo decedute, furono i vertici dei gruppi camorristici Longobardi-Beneduce e Del Bivio, entrambi attivi per il controllo degli affari illeciti nell'area flegrea. Si tratta di quattro persone attualmente detenute per altri reati di tipo associativo, due delle quali hanno ricoperto il ruolo di organizzatori e mandanti e altri due quello di esecutori materiali. l duplice omicidio fu deciso per eliminare gli avversari e acquisire il completo controllo dei traffici illeciti nell'area flegrea. Del gruppo di fuoco fecero parte almeno quattro persone, arrivate a bordo di un furgone rubato davanti a un bar della zona: scesero dal mezzo armate di fucili a canne mozze e spararono numerose volte alle vittime, che per cercare scampo si diedero alla fuga e tentarono di nascondersi in un parco e tra le colonne di un porticato.

Siep