"Dopo il problema incendi che ha interessato in modo terrificante l'Irpinia questa estate, oggi si pone un altro grave problema connesso al rischio idrogeologico. Dopo appena due giorni di piogge già l'allerta arancione ha interessato il montorese e zone limitrofe del Monte Faliesi, proprio dove in estate vi è stato un importante e devastante rogo durato circa cinque giorni.
A valle, davanti alle case, sono già arrivati detriti di qualsiasi genere come rami di alberi, pietre e tanto fango dovuto anche alla instabilità della terra bruciata, siamo solo all'inizio dell'autunno e la poca pioggia ha già causato ingenti danni, che aumentano il timore diffuso e invocano il terribile spettro del ricordo delle alluvioni di Sarno e Cervinara. Chi ha voluto la soppressione del Corpo Forestale dello Stato oggi deve, urgentemente, dare risposte e certezze"
Così Michele De Stefano, responsabile provinciale delle politiche ambientali e del territorio del Movimento Nazionale per la Sovranità.
Ettore de Conciliis, vice segretario regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, aggiunge: "Il territorio è ormai abbandonato, di certo non possono essere né i comuni né l'amministrazione provinciale, oggi priva di risorse adeguate, a strutturare un piano complessivo di prevenzione incendi e di contenimento degli episodi franosi. Necessita invece un intervento peculiare, strategico, complessivo ed efficiente che sappia individuare i rischi ed intervenire sulle criticità. La Regione non si interessa delle aree interne, il Governo è delegittimato e l'unico corpo che aveva da sempre questa funzione, il Corpo Forestale, è stato sacrificato ingiustamente sull'altare pubblicitario di Renzi"
Redazione Av