Un colpo di clacson per ordinare «un pezzo da 20 euro». Secondo i militari che hanno effettuato accurate indagini, quell'uomo aveva i suoi clienti che compravano la dose anche quattro-cinque volte a settimana.
Secondo i militari quell'uomo aveva messo in piedi una piazza di spaccio nella sua villetta, nascondendo la droga in un appartamento disabitato per eludere i controlli.
Ieri mattina, però, Domenico G., 54enne ritenuto dai militari vicino al clan Aquino-Annunziata, noto con il soprannome «Minico ‘o riccio», è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Antonio de Angelis del tribunale di Torre Annunziata ed eseguita dai carabinieri della stazione di Boscoreale. Spaccio di stupefacenti è l’accusa per il 54enne, reati contestati tra i mesi di marzo e aprile, quando Guastafierro è stato «monitorato» dai carabinieri che avrebbero registrato diversi episodi di cessione di droga. Sempre le stesse modalità, secondo l’accusa «Minico» aveva maturato una grossa esperienza ed era un tuttofare, curando l’intera filiera: procurava la cocaina, la tagliava, suddivideva in dosi e poi vendeva direttamente.