Grottaminarda

Revocati dal gip Gelsomina Palmieri gli arresti domiciliari che aveva disposto, a settembre, per la 35enne impiegata dell'ufficio postale di Grottaminarda coinvolta in un'indagine del pm Marcella Pizzillo e dei carabinieri. Per la dipendente, difesa dagli avvocati Peppino Romano e Gaetano Aufiero, le ipotesi di reato di peculato e truffa, prospettate in relazione alle somme – 700 euro – di cui, secondo gli inquirenti, si sarebbe appropriata ai danni di alcune persone anziane. Lo avrebbe fatto, tra aprile e settembre, durante alcune operazioni fatte su libretti postali o nel dare il resto in occasione del pagamento di bollettini.

Comparsa dinanzi al giudice per l'interrogatorio di garanzia, la 35enne si era avvalsa della facoltà di non rispondere, sostenendo di aver sempre lavorato correttamente, e tanto, e dicendosi pronta, se aveva commesso degli errori di gestione contabile, a risarcire il dovuto. L'ordinanza a suo carico era stata confermata dal Riesame; ora, a distanza di un mese e mezzo, il ritorno in libertà.

Esp