Montoro

È una vigilia radicalmente diversa dalle altre. Perché domenica scorsa, a Varese, l'Avellino si è clamorosamente complicato la vita pareggiando in casa del fanalino di coda della Serie B e frustrando l'entusiasmo dei tifosi che, complice il rinvio del match per gli atti vandalici allo stadio Ossola, si sono sobbarcati, invano, chilometri e due giorni tra sacrifici economici e difficoltà. Domani (ore 15) al "Partenio-Lombardi" arriva l'Entella. No, stavolta non ci sono soltanto i tre punti in palio. Bisogna vincere per ricucire uno strappo doloroso e non compromettere il cammino in direzione play off. Rastelli, protagonista della consueta conferenza stampa pre-partita, è il primo ad esserne consapevole.

L'ora del riscatto. «Domani giochiamo la prima delle ultime sei gare in calendario, che devono essere quelle che ci consentiranno di far ricredere tutti su di noi. Sta solo a noi, in queste sei partite, dimostrare quello che poi abbiamo sempre dimostrato, innanzitutto grande attaccamento alla maglia. Le battute a vuoto sono meritate, ma non volute. Sta solo a noi far ricredere tutti sulla nostra integrità morale».

Spazzare via ogni dubbio. «Prestazioni come quelle di Varese possono lasciare, ovviamente, strascichi negativi. Sta a noi tradurli in un prestazione positiva che spazzi via ogni dubbio. Il calcio è bello anche per questo. E i ragazzi hanno la possibilità di riprendere il cammino. Non sarà facile per il momento che viviamo e anche per l'avversario affamato di punti che verrà a difendersi per poi pungere in contropiede. Domani verificheremo cosa ha lasciato in eredità la partita di Varese».

Pressioni sì, alibi no. «Quello di Serie B è un campionato così lungo e stressante, soprattuto nei momenti topici, che ci sta che le pressioni si sentano. Quando sei favorito e sai che non puoi sbagliare le pressioni si sentono; le sentono le grandi squadre così come l'Avellino. Ma questo non è un alibi. È ovvio che qualcuno possa sentire più pressioni di altri».

La formazione contestata. «Non ho fatto nessuna autocritica rispetto all'undici iniziale schierato a Varese. Lì ho impostato la partita come devolva essere impostata. Non ho niente da rimproverarmi e ripeterei tutte le scelte che ho preso. È mancata la prestazione della squadra. Non c'è nessun correttivo da apportare».

Sotto con l'Entella. «La partita l'abbiamo preparata curando i minimi particolari, gli aspetti tecnici e tattici; studiando le qualità avversario. Sappiamo che dobbiamo fare la partita dall'inizio alla fine. So solo io chi è al meglio psicologicamente e fisicamente. Poi il campo parlerà».

Chiosa e Arini out all'Ossola. «chiosa l'ho tenuto a riposo perché aveva un flessore affaticato dopo l'amichevole con B Italia. avevo visto bene Vergara che però poi è andato in fatica e l'ho sostituito. Arini ha fatto buone prestazioni ultimamente ed è un giocatore per noi importante».

Fare la partita. «Il nostro primo obiettivo è di fare la partita. Non possiamo prescindere da questo, i ragazzi lo sanno. Poi il risultato lo vediamo alla fine e sarà conseguenza della prestazione. Abbiamo più volte chiesto sua i tifosi che hanno avuto un week end di grande sacrificio e disagio e avrebbero meritato una prestazione diversa. dDbbiamo essre bravi a far cambiar odea dopo i fiumi di inchiostro versati in settimana».

Castaldo. «Il calcio è in continua evoluzione e quello che hai fatto il giorno prima viene messo in discussione in quello seguente. Se ho insistito su Castaldo, pur consapevole della non ottimale condizione psicofisica, è perché so cosa può darmi. Le scelte non saranno condizionate dal doppio impegno. Domani scenderanno in campo gli uomini che reputo migliori per la partita».

(Di seguito il video integrale della conferenza stampa di Massimo Rastelli).

Marco Festa