di Andrea Fantucchio
La corte d'Appello di Napoli ha respinto il ricorso proposto dal sostituto procuratore di Avellino, Roberto Patscot, contro l'assoluzione pronunciata dal Tribunale irpino per il comandante della municipale di Solofra, Raffaele Immediata. Il Procuratore onorario, Grazia Sica, aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione.
Immediata era accusato di calunnia nei confronti del comandante della stazione dei carabinieri di Solofra, Giuseppe Friscuolo (avvocato Mario Di Salvia): numerose missive, esposti e atti amministrativi, molti dei quali anonimi, recapitati proprio a Friscuolo, al comando provinciale di Avellino e a diversi rappresentanti istituzionali come l'ex sindaco, Antonio Guarino.
Una perizia grafologica e la testimonianza di alcuni Alti Ufficiali del comando provinciale, non erano stati ritenuti sufficienti dal giudice, Vincenzo Landolfi, per condannare l'imputato.
Il tribunale aveva motivato la propria scelta spiegando che, nessuno dei documenti anonimi rinvenuti durante le indagini, poteva essere attribuito in modo inequivocabile ad Immediata. L'unica similitudine, con gli scritti firmati dal comandante dei vigili, era: “una chiara e singolare similitudine nell'uso (non corretto) della punteggiatura”.
La Corte d'Appello ha respinto il ricorso della Procura, condividendo quanto sostenuto dalla difesa (avvocati Gerardo Di Martino e Giuseppe Saccone), che ha sempre motivato l'insussistenza del reato con la mancanza di elementi univoci emersi durante l'indagine.
La vicenda ha avuto una grande eco mediatica nella città della Concia. Anche e soprattutto per i protagonisti in gioco. A partire dal comandante Friscuolo, che ha avuto qualche dissidio con gli ultimi due amministratori che si sono seduti sullo scranno più alto di Palazzo Orsini: Guarino e Vignola.
Proprio durante il processo ad Immediata, è stata fatto riferimento a un esposto dell'imputato, che riportava una denuncia del primo cittadino Guarino a carico di Friscuolo. Accusato di aver esercitato imposizioni a danno di cittadini e commercianti. Accuse mai provate.
Il nome del comandante dei carabinieri di Solofra era poi finito, lo scorso anno, sulla stampa nazionale. Per un'indagine disposta dalla Procura del capoluogo per avvelenamento, delitti colposi contro la salute pubblica e omissione d'atti d'ufficio a carico di vari rappresentanti istituzionali.
Secondo gli inquirenti, il sindaco Vignola aveva contattato l'ex senatore, Enzo De Luca, per intercedere col il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, affinché trasferisse il comandante. Le indagini sono state recentemente archiviate per l'assenza di elementi tali da sostenere l'accusa in giudizio. Nessuna conseguenza penale, quindi, per l'attuale sindaco che era divenuto bersaglio di numerosi detrattori durante l'ultima campagna elettorale.