Benevento

Il Comune di Benevento rischia di essere travolto: tutte gli atti firmati dal dirigente del settore Finanze potrebbero essere annullati. E' il pensiero del consigliere comunale di Sud, Innovazione e Legalità, che muove le basi da una sentenza della Commissione Tributaria di Milano, che appunto ha annullato un avviso di accertamento fiscale firmato da un funzionario privo della qualifica di dirigente.
De Nigris, infatti, argomenta: «La Commissione tributaria provinciale di Milano è uno dei più rigorosi tribunali d’Italia e da molti è utilizzato come “indirizzo” giurisprudenziale. Ha destato quindi scalpore che una sua sentenza, la prima dopo la recente pronuncia n.37/2015 della Corte Costituzionale - quella che ha decapitato 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate - ha annullato l’avviso di accertamento fiscale firmato da un  funzionario privo della qualifica di dirigente. 
La sentenza meneghina, che per ora sconfessa le tesi sostenute dalla dott.ssa Rossella Orlandi, Direttore nazionale dell'Agenzia e del Ministro dell'Economia, Padoan, afferma la nullità (l’illegittimità) di un avviso di accertamento sottoscritto da un funzionario a cui erano stati conferiti incarichi dirigenziali senza concorso pubblico.
Un precedente esplosivo che certamente potrà avere delle ripercussioni anche presso il Comune di Benevento che di atti  ne ha fatti sottoscrivere veramente tanti al funzionario del settore Finanze privo della suddetta qualifica. E' da circa due anni, prima ancora quindi delle citate sentenze, che basandoci su alcuni provvedimenti della magistratura contabile abbiamo fatto rilevare questa irregolarità. Pregiudiziali e interpellanze comunali, dichiarazioni a verbale e accorati appelli nella competente commissione finanze non sono mai stati recepiti. Ogni tentativo è risultato vano ed ogni richiesta è stata respinta senza la benché minima decenza di leggere, approfondire, valutare, ciò che andavo a rappresentare. Nessun confronto sull’argomento, dunque, ma solo con una silenziosa ed ubbidiente alzata di mano per approvare atti contabili che oggi, alla luce della recente sentenza, possono definitivamente travolgere le residue e flebili speranze di salvare l’Ente del baratro. Chi non ha avuto il coraggio di dissentire ed ha sostenuto ed avallato queste assurde decisioni, mi riferisco alle strutture tecniche, amministrative, politiche e di controllo, è responsabile moralmente e materialmente degli eventuali danni che potrebbero derivare da tale scelta inopportuna.
I prossimi consigli comunali prevedono l’approvazione di importanti delibere contabili (accertamento dei residui attivi e passivi, approvazione dei debiti fuori bilancio, bilancio consuntivo, bilancio di previsione). Solo una follia tecnica, politica e amministrativa potrà esporre l’Ente ad ulteriori pericoli».

Redazione