San Martino Valle Caudina

 

di Andrea Fantucchio

La Cassazione ha annullato la condanna (sei mesi di reclusione) per A.D.P. Giovane di San Martino Valle Caudina accusato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. I fatti risalgono a nove anni fa. Quando, secondo l’accusa, l’imputato avrebbe lanciato il proprio cane di grossa taglia contro un vicino col quale stava discutendo animatamente. L’uomo aveva poi riportato delle lesioni a una mano causate dal morso dell’animale. (Foto di copertina tratta da Google)

Il Tribunale di Avellino e poi la Corte di Appello di Napoli avevano condannato il proprietario del cane. I magistrati della Suprema Corte, invece, si sono pronunziati in senso opposto. 

La difesa (avvocato Francesco Perone) ha sempre sostenuto che il comportamento dell’animale non potesse essere assimilato a quello del padrone. Assunto dal quale erano invece partiti i magistrati irpini e poi quelli napoletani per emettere la condanna. Inoltre, il legale, ha più volte evidenziato il tentativo del suo assistito di tenere a bada l’animale con un guinzaglio.