Benevento

Una importantissima scoperta quella che sostiene di aver fatto Giovanni De Noia, appassionato dell'arte e della storia di Benevento: "In un vicolo della città è stata trovata una scultura murata di una casa, che raffigura il Dio Amon–Ra che arredava quasi di sicuro il Tempio di Iside oppure di una villa di un ricco Beneventano. Un’altra simile, che raffigura lo stesso soggetto,sia nel materiale, sia nella struttura si trova attualmente nei giardini del Museo del Sannio che è stata inventariata “Volto umano e testa d’animale”. In testa ha due corna d’ariete così come era venerato in Egitto  Amon-Ra Dio del sole. Nei siti archeologici Egiziani si trovano numerose sculture d’ariete ben allineate, quindi c’è da supporre che queste sculture furono eseguite in loco da uno scultore locale su indicazione dei monaci Isiaci del Tempio  costruito in città .Ad eseguirle dovrebbe essere lo stesso autore perché si notano tre incisioni sopra al mento. Accanto a questa scultura del Museo del Sannio, un frontone di un edificio Romano, dello stesso materiale, che indica in primo piano un volto dell’imperatore Caracalla ( il confronto con gli stessi dati somatici su una scultura del Museo Capitolino a Roma) sappiamo tutti ch’ era devotissimo ad Iside come gli altri Imperatori Vespasiano e Domiziano a cui si deve la costruzione del Tempio di Iside in città con l’apporto economico del costruttore beneventano Rutilio Lupus la cui storia é incisa sugli obelischi eseguiti i Egitto .  Su questo frontone Dorico  che molto probabilmente faceva da cornice al teatro Romano che completò Caracalla ,vi sono raffigurati dei simboli di religione Egiziana: La barca della dea Iside, l’uccello Ibis, e una lepre.Di fronte a queste sculture, altre dello stesso materiale, dove è raffigurato un gladiatore del’Anfiteatro Romano  che è attualmente seppellito e che invece meriterebbe di vedere la luce per valenze turistiche ed economiche di cui la città ne gioverebbe non poco. Ma altre scoperte sul culto di Iside di De noia sono riportate su un suo saggio “Iside Signora di Benevento” dove c’è il Ninfeo ( vasca  di purificazione dei sacerdoti), Iside ed Osiride in una cornice sulle mura della Rocca dei Rettori, gli stessi Dei con al centro il figlio Horus (toro), cinque sculture disseminate in città  del fiore di loto simbolo della Stato Egiziano, Il disco solare del Dio egiziano su un capitello all’interno della chiesa di Santa Sofia e numerosi altri".