Erano diventati i signori della droga nella Piana del Sele. Il loro quartier generale era Capaccio dove portavano avanti la loro attività illecita di spaccio. Ai clienti che non potevano pagare nell’immediato consentivano dilazioni ma poi quando il debito si faceva sostanzioso cominciavano gli avvertimenti e le minacce fino ad arrivare a vere e proprie estorsioni. Ma grazie anche alle dichiarazioni rese da un indagato anch’egli dedito allo spaccio di stupefacenti nella zona, il gruppo è stato sgominato.
Quattro le persone arrestate dallla Squadra mobile di Salerno in un'inchiesta della Dda: tre sono finite in carcere e una ai domiciliari. Si tratta di Salvatore Zincone, negli ambienti dello spaccio conosciuto come “pocket coffee”, Gioacchino Silvestri, detto “Jack”, Mouhssine El Ghazaoui e Silvia Seno, residenti i primi due a Capaccio, gli altri a Eboli e Torre Annunziata.
Ai quattro arrestati sono contestati i reati di illecita vendita di sostanze stupefacenti ed estorsione. I provvedimenti cautelari sono stati emessi all’esito di approfondite e complesse indagini condotte dalla polizia giudiziaria e iniziate lo scorso febbraio a seguito delle dichiarazioni rese da un indagato dedito allo spaccio. Fin dal principio dell’indagine, la polizia ha raccolto indizi in merito a una serie di estorsioni avvenute negli anni 2015-2016 e correlate a pregressi approvvigionamenti di sostanze stupefacenti non pagati dagli acquirenti. Secondo gli inquirenti, il gruppo, capitanato da Zincone, era subentrato nella gestione del traffico di droga nel territorio di Capaccio dopo l’arresto di alcuni affiliati a un altro clan camorristico che gestivano la piazza.
Redazione Salerno