Una sconfitta amara che arriva al termine di una gara non certo entusiasmo. Il tecnico della Caserana Luca D’Angelo analizza così il momento dei rossoblu: “Abbiamo giocato male e questa è una cosa preoccupante. Abbiamo profonda tensione emotiva. Si vede dal fatto che a volte reagiamo in maniera eccessiva di fronte a qualche presunto torto. Il rigore c’era, questo non c’è dubbio. Partiamo dal presupposto che il risultato non è giusto. Perché questa era una partita da 0-0, al massimo 1-1. Non è che ora facciamo passare che il Siracusa è venuto al ‘Pinto’ a giocare stile Barcellona. Ciò non toglie che noi abbiamo giocato male. Oggi non si è visto del calcio. Preferisco perdere come accaduto con il Monopoli, ma sfoderando un primo tempo come quello che uscire sconfitto dopo una partita come questo. Loro hanno sparato due palloni avanti, una mezza mischia ed hanno vinto. Abbiamo preparato la partita cercando di giocare con i ‘quinti’ alti. Questo è avvenuto a sprazzi anche perché la squadra vive in maniera immotivata ogni gara come se fosse un esame finale. Non va bene così. Avere dei limiti è umano. Invece noi pensiamo di non poter sbagliare. E questo è un errore già di suoi. Abbiamo dei limiti evidenti. Piangersi addosso non serve. Dobbiamo toglierci questa negatività di dosso. La società ci mette nelle migliori condizioni per lavorare, quindi non abbiamo niente a cui appigliarci. Pressioni? Non le vedo. I tifosi ci sono vicini. Al triplice fischio finale è normale che ci possano contestare. Se abbiamo paura di questo non possiamo fare questo mestiere”.
Il tecnico poi lancia un monito chiaro: “Ora dobbiamo calarci nella mentalità della squadra che deve salvarsi. Gli eventuali sogni che coltivavamo qualche tempo fa di un campionato da vertice devono essere accantonati. Non è cosa che fa per noi. Lo dice la classifica. Dal punto di vista dell’impegno non posso rimproverare niente ai ragazzi”.
Redazione