Due Olimpiadi e tre Mondiali. Una medaglia d'oro agli Europei e tanti titoli tricolori. Il palmares di Stefania Pirozzi è di quelli importanti. In piscina si è già tolta tante soddisfazioni, ma le mancava qualcosa. Quel vuoto è stato colmato con il conseguimento della tanto sognata “Laurea”. Obiettivo raggiunto dopo un percorso pieno zeppo di ostacoli saltati facendo tanti sacrifici.
A soli 17 anni lasciò tutto e tutti trasferendosi a Napoli per inseguire il suo sogno da sportiva di grande livello. Un desiderio realizzato appena pochi mesi dopo con le Olimpiadi di Londra. Dopo Napoli c'è stata Ostia, poi Livorno e ora Roma. Luoghi che spesso era costretta a lasciare per salire in macchina o in treno, macinare km fino alla sua Apollosa per sostenere il mattino dopo gli esami universitari e poi ripartire per allenarsi già nel pomeriggio.
Tante le serate passate sui libri che le hanno regalato una grande gioia. “La Laurea è la mia terza Olimpiade” ha raccontata emozionata al termine della sua discussione seguita attentamente anche dalle persone a lei più vicine che sono il segreto del suo successo. Del resto senza i valori importanti trasmessi dai genitori non avrebbe mai raggiunto tali obiettivi.
Stefania, che non è mai stata una ragazza banale, ha trattato un tema importante: “La donna e i giochi olimpici”, del resto nessuno meglio di lei può parlarne dopo aver partecipato a due edizioni e aver vissuto nel villaggio olimpico insieme a tanti altri campioni. La sua discussione è stata una “gara” perfetta, anche se questa volta non c'era il cronometro da fronteggiare ma dei docenti che hanno ascoltato attentamente ogni sua parola.
La Pirozzi ha dimostrato che nella vita lo sport è compatibile con lo studio, ecco perché va presa come esempio. Ora tornerà a nuotare intensamente perché i grandi atleti vivono di sogni, e per citare qualcuno di più importante, possiamo dire che “un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso” e Stefania non è una donna che conosce il significato della parola arrendersi.