Lo hanno arrestato con le pesanti accuse di rapina e omicidio di un imprenditore agricolo, all'epoca suo datore di lavoro. Si tratta di Roland T., 34 anni, di nazionalità albanese, destinatario di un'ordinanza cautelare in carcere firmata dal gip di Santa Maria Capua Vetere e chiesta dalla Procura al termine delle indagini condotte dai carabinieri e avviate nel settembre del 2015 in seguito alla rapina sfociata nell'omicidio di Pasquale Guarino.
Secondo gli inquirenti l'albanese ha ricoperto il ruolo di basista per due suoi complici che materialmente uccisero l'uomo in un suo frutteto a Santa Maria Capua Vetere.
Roland, secondo l'accusa, “approfittando del rapporto d'impiego che all'epoca lo legava alla vittima, ha fornito – scrivono i magistrati – ad altri complici le informazioni sugli spostamenti di Guarino”. Ed infatti, il 23 settembre di due anni fa, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, l'indagato aveva avvisato alcuni suoi connazionali che l'imprenditore agricolo doveva ritirare i soldi di una vendita al mercato ortofrutticolo di Maddaloni e poi sarebbe tornato presso il suo fondo alla località Cuparella. Dove l'uomo, fu affrontato dai banditi che, dinanzi ad una sua reazione, fu colpito da due proiettili esplosi dai balordi. Il tutto accaduto dinanzi all'indagato e ad altri operai.
I responsabili del delitto, attualmente irreperibili, erano stati identificati anche grazie ad alcune immagini delle telecamere e grazie ad alcune testimonianze.
Questa mattina l'arresto del 34enne albanese che è stato trasferito in carcere.