Atripalda

La targa di intitolazione della villa comunale a Don Giuseppe Diana è stata ripulita. La croce scritta con un pennarello nero per cancellare la lettera D di “Don Giuseppe Diana” per farlo diventare “on Giuseppe Diana” non c’è più. Il giorno dopo la sgradevole scoperta la targa è tornata come prima. Ancora non si sa chi sia stato, né ad imbrattarla, né a ripulirla. I ragazzi che frequentano quotidianamente la villa comunale non hanno visto nulla. Forse sono stati proprio gli Scout del Clan Orizzonti a cancellare con un po’ di diluente l’oltraggio al prete anticamorra ed alla sua storia, gli stessi che hanno tenacemente lottato per un anno fino ad ottenere l’intitolazione della villa comunale al parroco di Casal di Principe. 

«La targa appartiene al patrimonio pubblico e anche volendo non saremmo potuti intervenire - ha detto Antonio Di Gisi del gruppo Scout Atripalda 1 -. E proprio mentre stavamo cercando di capire come fare per ripulirla, siamo stati avvisati che c’aveva già pensato qualcuno. Non sappiamo chi sia stato, ma siamo contenti che lo abbia fatto, pareggiando lo stupido gesto di chi si era reso protagonista della bravata. Ma non sono sicuro che sia corretto definirla proprio così, perché ci siamo a lungo interrogati su cosa passasse per la mente di chi ha voluto cancellare la lettera D di Don Giuseppe: “on Giuseppe” può suonare sia in tono camorristico, come se si volesse alludere ad un boss, oppure in tono politico-istituzionale, come se si volesse alludere ad un onorevole. Non sappiamo che pensare. L’unica cosa certa è che ce l’aspettavamo, più nulla viene sottratto al vandalismo, soprattutto le opere pubbliche, e quindi ci aspettavamo che prima o poi qualcuno sporcasse la targa col nome di Don Giuseppe Diana. Forse non così presto, però…».

Naturalmente la notizia dell’imbrattatura della targa ha destato molta indignazione e i commenti di disapprovazione sui social non si sono fatti attendere. E c’è stato anche chi si è spinto a chiedere l’installazione di un sistema di videosorveglianza pere scoraggiare i balordi e i vandali. Il danneggiamento di parti della villa comunale, infatti, non è una novità. Spesso a fare le spese degli atti di qualche vigliacco sono soprattutto le giostrine dei più piccoli. «E’ stato un episodio molto grave - ha commentato il capitano Enzo Salsano, neo comandante dei Vigili urbani -. E mi dispiace. Il nuovo piano di videosorveglianza che stiamo progettando prevederà senz’altro un controllo costante della villa comunale per metterla al riparo dai vandali».

Gianluca Roccasecca