Sono "consapevolezza" e "trasparenza" le due parole chiave contro la corruzione, la prima rivolta ai cittadini, la seconda alle pubbliche amministrazioni. A dirlo e' il presidente Anac Raffaele Cantone intervenuto questa mattina a CASERTA, all'Universita' Luigi Vanvitelli, per presentare il suo libro scritto con il magistrato Francesco Caringella "La corruzione spuzza", ispirato alle parole di Papa Francesco. "Consapevolezza e' la parola che deve essere richiesta ai cittadini - dice Cantone - non indignazione. L'indignazione e' un fenomeno molto transitorio, la consapevolezza invece e' la conoscenza dei danni che la corruzione fa nel paese, ed e' quella fondamentale per far capire ad un cittadino comune che la corruzione non e' un problema solo di pochi". "La trasparenza - prosegue l'ex magistrato della Dda di Napoli - e' il modo attraverso cui deve operare l'amministrazione; li' dove c'e' trasparenza e' molto piu' difficile la corruzione, perche' la luce e' il vero nemico della corruzione e quando si opera in trasparenza e' tutto piu' complicato per chi vuole fare il malaffare". Sugli strumenti a disposizione dei cittadini per controllare l'operato delle amministrazioni, Cantone spiega che "oggi esiste l'accesso civico generalizzato che consente ai cittadini di aver la copia di tutti gli atti che vengono adottati. E' una grande rivoluzione culturale, ma non e' ancora nota, la stiamo pubblicizzando con il Ministero della Funzione Pubblica; ma il problema non e' solo di rendere noto tale strumento, ma di consentire alle amministrazioni pubbliche di essere in grado poi di adempiere a queste funzioni, e per questo bisogna rendere le amministrazioni all'altezza del compito, e far capire loro che non e' tempo perso. Spesso le pubbliche amministrazioni considerano questa attivita' come un fatto burocratico, ma non e' cosi'. E' una vera e propria chiave di volta" conclude il presidente dell'Autorita' Anticorruzione.