Bonito

di Gianni Vigoroso

“Per un po’ non desidero vedere nessuno. Ho voglia solo di riposare.” Erano state queste le sue ultime parole, prima di distaccarsi da tutti, lentamente, con i suoi modi garbati di sempre. Sapeva di non farcela, nonostante la sua lotta da guerriero, aveva preparato già tutti purtroppo a quel grande vuoto che da oggi risulta essere incolmabile. Una malattia incalzante e inaspettata in poco tempo, meno di sei mesi, lo ha strappato all'affetto di tutti.

E’ un cielo azzurro, come il bacio a lui più caro, che accompagna l’ultimo viaggio di Pino Tordiglione, 59 anni, stimato regista cinematografico italiano, la cui passione è stata da sempre, quella di creare sogni.

Elegante, preciso, distinto e cordiale nelle sue parole,  si sentiva un lupo della sua terra. "E' lui il mio amico fedele - diceva a tutti - io amo la mia Irpinia, la terra dei lupi."

Si è spento stamane tra le braccia di suo fratello Walter a cui era legatissimo. Gli ultimi suoi giorno sono stati di grande sofferenza, poi un lungo riposo e dopo aver atteso l'arrivo di tutti i suoi fratelli, l'ultimo respiro

Conosciuto e apprezzato in tutto il mondo con la sua Irpinia sempre nel cuore. Spicca fra i tanti riconoscimenti, la sensibilità dimostrata con la sua opera Il bacio azzurro in occasione delle celebrazioni della giornata mondiale dell’acqua 2017. La Rai ha corteggiato sin da subito i suoi preziosi lavori.

Una colonna importante al fianco di Remo Girone, Sebastiano Somma, Claudio Lippi, Lorenzo D’Agata e tanti altri nomi importanti. Sempre in prima linea al fianco ai giovani e nelle scuole per rilanciare il ruolo del cinema oggi purtroppo in forte crisi. “L'Irpinia, Il bacio azzurro, la sua acqua, la sua bellezza, la sua essenza.” Scriveva nelle sue presentazioni.

Ha raccontato l’affascinante storia di Teresa Manganiello e di Francesco De Sanctis mettendo a confronto il noto intellettuale con la realtà dei giorni nostri e andava sempre fiero del suo lavoro dedicato a Padre Pio con la regia di Alberto Rondalli. Una fiction basata soprattutto sugli scritti autografi del frate cappuccino. La biografia di un grande mistico sofferente, narrata con rigore quasi ascetico. Ha ricevuto il Premio Mediterraneo Cinema oltre alla targa d’argento dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Seguiva con passione e grande ammirazione suo fratello Walter in tutti i suoi eventi di moda, distribuendo sempre preziosi consigli. Un amico di tutto, critico al punto giusto e senza peli sulla lingua nel denunciare quelle che spesso definiva le ingiustizie ai danni dell'Irpinia e tutto ciò che non andava per il verso giusto anche nella vita quotidiana, ovunque si trovava, in un locale, in un ufficio. Pino le cose non le mandava a dire.

Così scriveva a tutti: "Siamo i numero uno in Italia con il cinema scolastico di qualità. Educare all'ambiente con il cinema è stata promossa dalla distribuzione Pittimivie Italia, società giovane del Sud. Sono contento di aver "donato" alla mia Irpinia la speranza."

E poi ancora sull'acqua: "Gli enti gestori dell'acqua in Italia, in Toscana, hanno come mission statutaria la comunicazione sociale per educare all'Ambiente e favorire la cultura del non spreco per salvaguardare la salute umana. Al sud, invece, la cultura è spreco. Intanto in Irpinia una persona su due si ammala di tumore. Nessuno parla dei veleni delle falde, dei fiumi, tutti o delle condotte in cemento amianto. Il bacio azzurro "educa" mentre le lingue si attorcigliano nella bocca dei deficienti."

La sua attenzione ai corsi d'acqua abbandonati a se stessi: "Il fiume "Calore" educa a Udine e dislessica in Irpinia."

Nel suo cuore da sempre i giovani a cui ha dato tanto: "Ho parlato a migliaia e migliaia di studenti Irpini. Ho conosciuto animi puri e candidi. In loro mi sono "immiato" e ho scorto nei loro volti il luogo dove Dio brilla. In quella purezza ho scoperto di essere molto amato. E con quell'amore ho seminato la primavera Irpina che verrà."

Il 3 agosto scorso ricevette la visita di Gianni Mozzillo, uno dei "padri fondatori" dell'evento musicale, una voce per Padre Pio, che ogni anno vede la partecipazione dei più famosi cantanti italiani.

“Sei volato via come un falco, libero e indipendente”, è il titolo della sua ultima pellicola, che qualcuno ha titolato per lui, in questo giorno di grande dolore. 

Lascia la moglie Maria Villano, il figlio Enrico, il papà Agostino e i fratelli Fulvio, Walter e Mauro. Domani alla 15.30 partendo dalla sua abitazione di via Masiello Tordiglione, l'ultimo affettuoso saluto nella chiesa Maria Santissima della Neve alla frazione Morroni di Bonito. 

"Sei volato via come un falco... libero ed indipendente. Ciao Papà!" Ci piace concludere questo ricordo ad un grande uomo con la frase del figlio Enrico, stremato dal dolore per una morte che nessuno davvero si sarebbe mai aspettato.