Cusano Mutri

Chiamare in causa come responsabile civile il Comune di Cusano Mutri. L'ha chiesto la parte civile, eco perchè è slittata al 24 gennaio del prossimo anno l'udienza preliminare, fissata dinanzi al gup Flavio Cusani, per le due persone di cui il pm Marcella Pizzillo ha proposto il rinvio a giudizio nelle indagini dei carabinieri sulla morte di Giuseppe Vitelli, il 57enne di Cusano che il 2 settembre del 2012 aveva perso la vita in un incidente lungo la strada comunale Sorgente.

Si tratta di Pietro Iamartino, 64 anni, e Antonio Civitillo, 48 anni, di Cusano Mutri; il primo è responsabile del Servizio tecnico-manutentivo, l'altro è dirigente del Servizio vigilanza e commercio del Comune di Cusano Mutri, ai quali è stata contestata, in relazione ai ruoli, una condotta omissiva rispetto all'installazione su quell'arteria di un guard rail di protezione e della segnaletica riguardante sia la presenza di una curva a sinistra con un tratto in discesa, sia il limite massimo di velocità di 20 km/h.

Il dramma si era consumato in serata, quando la Grande Punto che l'uomo conduceva – al suo fianco una figlia, rimasta ferita in modo non grave – era uscita dalla carreggiata, finendo in una scarpata. Niente da fare per il malcapitato, che aveva riportato un politrauma. Inutili i soccorsi per Giuseppe Vitelli, che aveva lasciato la moglie e due figlie (sono assistite dagli avvocati Pasqualino Pavone e Salvatore Frattolillo).

Nel mirino del Pm, l'assenza della barriera di protezione e di una opportuna segnaletica. Ma anche il riferimento alla guida della vittima, sia in termini di velocità, sia di dimestichezza rispetto ad un'auto che aveva acquistato un mese prima e di cui si sarebbe messo al volante con un tasso di alcol superiore al consentito. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro Della Ratta e Luisa Aceto, Federico Di Mezza e Michele Graziano Pulcino.

Esp